Certificazione Unica 2022 errata, omessa o tardiva: quali sono le sanzioni in questi casi? Vediamo le conseguenze e quando si applica il ravvedimento operoso.
Sanzioni certificazione unica 2022: cosa succede in caso di dichiarazione inviata in ritardo, errata oppure mancata consegna?
È il secondo anno che sia l’invio all’Agenzia delle entrate che la consegna al lavoratore devono essere effettuate entro la stessa scadenza, che cade il 16 marzo 2022.
A cosa va incontro il datore di lavoro che sfora la scadenza? Di seguito, una guida al calcolo delle sanzioni per certificazione unica errata, omessa o tardiva, e i dettagli su quando si applica il ravvedimento operoso.
Sanzioni CU 2022 per dichiarazione errata, omessa o tardiva
La certificazione unica 2022 è soggetta alle sanzioni previste dal combinato disposto della Legge di Stabilità 2016, dei decreti legislativi 158/2015 e 151/2015.
Nella tabella di seguito semplifichiamo le regole di applicazione delle sanzioni:
Fattispecie | Sanzioni previste |
---|---|
Certificazione Unica omessa, tardiva o errata | 100 euro per singola certificazione con limite massimo di 50.000 euro per anno e sostituto d’imposta |
Certificazione Unica errata trasmessa entro il 16 marzo 2022, poi corretta e nuovamente trasmessa entro 5 giorni | nessuna sanzione |
Certificazione Unica errata trasmessa entro il 16 marzo 2022, poi corretta e nuovamente trasmessa entro 60 giorni | 33,33 euro per singola certificazione con limite massimo di 20.000 euro per anno e sostituto d’imposta |
Per il pagamento delle sanzioni sarà necessario indicare nel modello F24 il codice tributo 8906 nella sezione Erario.
Sanzioni CU 2022: quando si applica il ravvedimento operoso?
Il ravvedimento operoso è il meccanismo con il quale il contribuente può spontaneamente regolarizzare omissioni, errori o illeciti di tipo fiscale, versando il tributo non pagato, una sanzione stabilita in misura ridotta e gli interessi, calcolati sull’importo non pagato al tasso legale vigente.
Per quanto riguarda la CU 2022, il ravvedimento operoso si applica solo nel caso di correzioni a modelli già inviati entro il termine di scadenza, e ritrasmessi entro un massimo di 60 giorni.
Per ogni certificazione omessa, tardiva o errata è prevista l’applicazione di una sanzione pari a 100 euro per singolo adempimento con il limite massimo di 50.000 euro e sostituto d’imposta per il periodo d’imposta 2021.
Se, invece, viene trasmessa una certificazione unica errata, poi corretta e nuovamente trasmessa entro 5 giorni non si incorre in nessuna sanzione.
La data di decorrenza dei 5 giorni varia in base alla tipologia di invio sostitutivo:
- nel caso di certificazione unica scartata, l’invio è ammesso entro il termine di cinque giorni a partire dalla data indicata nella comunicazione di scarto;
- nel caso di certificazione unica errata, i 5 giorni partono dalla data di effettiva scadenza per l’invio del modello CU (16 marzo).
Nel caso in cui, infine, si trasmetta una certificazione unica errata, poi corretta e nuovamente trasmessa entro 60 giorni si incorrerà nelle sanzioni ridotte di 1/3 e quindi pari a 33,33 euro.
In quest’ultimo caso cambiano anche i limiti massimi di applicazione delle sanzioni, che scendono a 20.000 euro per periodo d’imposta e sostituto.
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