Cambia ancora il calendario degli adempimenti fiscali del 2024 a causa del concordato preventivo biennali. Scadenze più lunghe per i pagamenti. Vediamo le novità.
Cambiano le scadenze fiscali 2024, vediamo come. La riforma fiscale, con i suoi decreti attuativi, ha portato stravolgimenti anche nel calendario delle scadenze per il versamento delle imposte 2024. A essere maggiormente interessati dalle novità sono tutti i lavoratori con partita Iva. Alcune delle novità sono state accolte con gioia, come la proroga dei termini di versamento, altre con sconcerto, visto che portano a un accavallamento delle scadenze autunnali che potrebbero mettere in difficoltà chi ha poca liquidità.
La cosa certa, alla luce delle modifiche, è che i vecchi calendari fiscali con scadenze definite non devono più essere considerati. Le modifiche del 2024 li riscrivono per apportare semplificazioni. Proprio alla luce di questi cambiamenti, però, è da riguardare con attenzione lo scadenzario fiscale che, a quanto sembra, resterà valido anche per i prossimi anni.
Gli appuntamenti con il Fisco, di fatto, subiranno dei cambiamenti volti alla semplificazione e alla razionalizzazione.
Abbiamo avuto un accenno di questi cambiamenti per quel che riguarda la dichiarazione dei redditi che vedeva, per il 2024, equiparate le date di invio del modello Redditi con quelle del modello 730: data ultima per la presentazione della dichiarazione sarà per tutti il 30 settembre 2024. A causa delle scadenza per l’adesione al concordato preventivo, poi, la data ultima per la presentazione del modello Redditi prima è stata vista slittare al 15 ottobre, trovando, poi, la sua scadenza definitiva nel 31 ottobre 2024.
Vediamo quali altre modificazioni sono in programma per rendere il Fisco più snello e semplice e come cambia il calendario delle scadenze fiscali il prossimo anno.
Dichiarazione dei redditi 2024, come cambia
Come abbiamo anticipato, per la dichiarazione dei redditi non cambia solo la data ultima di presentazione del modello Redditi (prevista per il 31 ottobre 2024), ma sono previste delle novità che portano a una procedura semplificata e snellita.
La dichiarazione precompilata sarà più semplice e disponibile per tutti, anche per chi ricade nel regime forfettario per partite Iva. Sempre in ambito semplificazioni, a subire cambiamenti sono anche gli indici sintetici di affidabilità (Isa) che hanno subito una riorganizzazione.
Scadenze fiscali, cosa cambia nel 2024?
Come detto il cambiamento già annunciato riguarda la dichiarazione dei redditi. Nulla cambia nella scadenza del modello 730 che vede, anche nel 2024, la data ultima di presentazione fissata sempre al 30 settembre. La rivoluzione, però, riguarda il modello Redditi la cui data ultima di invio è anticipata dal 30 novembre al 31 ottobre 2024.
Lo stesso anticipo, dal 30 novembre al 31 ottobre, riguarda anche la dichiarazione Irap. Per i soggetti Ires, invece, il termine è anticipato all’ultimo giorno del nono mese successivo a quello della chiusura del periodo di imposta.
La presentazione della dichiarazione dei redditi da parte di sostituti di imposta e intermediari è possibile, dall 2024, nel periodo che va dal 1° aprile al 31 ottobre.
Un’altra novità riguarda il versamento delle imposte che vede aggiungersi, a quelle già esistenti, una nuova scadenza, quella del 16 dicembre: entro questa data si potrà versare una ulteriore rata delle imposte sia a saldo che in acconto che derivino dalla dichiarazione dei redditi. Il 16 dicembre rappresenta una data di unificazione dei versamenti per contribuenti titolari di partita Iva e non titolari di partita Iva.
I versamenti delle imposte per i mesi che vanno da gennaio a novembre potranno essere effettuati entro il 16 dicembre, in un’unica soluzione, sia in caso di liquidazione mensile che nel caso di liquidazione trimestrale (in questo caso si versano i primi tre trimestri dell’anno solare) a patto che l’importo non sia superiore a 100 euro.
Il nuovo calendario per i versamenti delle imposte
Acconti Iva
I versamenti del primo acconto Iva può essere rateizzato in 6 rate con cadenza mensile, la prima con scadenza 31 luglio 2024 (prorogata rispetto all’ordinaria) senza l’applicazione di interessi e le successive entro le seguenti date:
- seconda rata: scadenza il 20 agosto 2024 (interessi 0,17%);
- terza rata: scadenza il 16 settembre 2024 (interessi 0,50%);
- quarta rata: scadenza il 16 ottobre 2024 (interessi 0,83%);
- quinta rata: scadenza il 18 novembre 2024 (interessi 1,16%);
- sesta e ultima rata: scadenza il 16 dicembre 2024 (interessi 1,49%).
Ovviamente, per chi sceglie di pagare la prima rata in ritardo entro il 30 agosto con la maggiorazione dell’0,40% di interessi, si troverà a disposizione, poi solo 4 rate per concludere il versamento, quella di settembre, ottobre, novembre e dicembre.
Saldo Iva annuale
Il secondo acconto dell’Iva, o saldo annuale, rimane invariato e va pagato entro il 30 novembre 2024. La cosa che fa pensare è che il saldo Iva va a cadere prima dell’ultima rata del primo acconto (fissata al 16 dicembre) e questo comporta un accavallamento dei pagamenti. La cosa potrebbe portare anche a una proroga dei pagamenti del secondo acconto.
Irpef scadenze versamento
Anche per l’Irpef sono state previste delle novità nei versamenti. Le rate in cui versare il primo acconto 2024 e il saldo 2023 passano da 6 a 7 con il seguente calendario:
- prima rata entro il 1° luglio 2024;
- seconda rata entro il 16 luglio 2024;
- terza rata: scadenza il 20 agosto 2024;
- quarta rata: scadenza il 16 settembre 2024;
- quinta rata: scadenza il 16 ottobre 2024;
- sesta rata: scadenza il 18 novembre 2024;
- settima e ultima rata: scadenza il 16 dicembre 2024.
Anche in questo caso il concordato preventivo porta novità importanti per i titolari di partita Iva facendo slittare i pagamenti alle seguenti date:
- primo versamento senza interessi entro il 31 luglio 2024;
- seconda rate entro il 20 agosto 2024;
- terza rata entro il 16 settembre 2024;
- quarta rata entro il 16 ottobre 2024;
- quinta rata entro il 18 novembre 2024;
- sesta rata entro il 16 dicembre 2024.
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