Elezioni politiche, scuole chiuse da uno a due giorni (persino tre in Sicilia). Ecco tutto quello che serve sapere.
Molte scuole resteranno chiuse in prossimità delle elezioni politiche del 25 settembre per consentire il corretto svolgimento delle operazioni di voto. Una notizia che può far sorridere gli studenti, i quali potranno godere di qualche giorno di vacanza extra, ma che tra gli esperti continua a far discutere: sono anni, ormai, che c’è chi si lamenta per il fatto che molte scuole fungano da seggio elettorale durante le elezioni, chiedendo ai comuni di utilizzare altri spazi.
E non è un caso se negli ultimi anni sempre più comuni hanno organizzato i seggi elettorali in sedi differenti. Un’iniziativa, lanciata dal Movimento 5 Stelle, che per le elezioni del 2021 ha avuto un discreto successo, visto che circa 117 Comuni hanno deciso di togliere i seggi elettorali dalle scuole individuando altri posti, così da non comportare disagi agli studenti e alle loro famiglie. Anche se interessante, però, l’iniziativa “Stop seggi nelle scuole” non ha ancora dato i risultati sperati dai loro ideatori, poiché il numero di seggi tenuti negli istituti scolastici ha rappresentato comunque l’87% del totale, appena l’1% in meno rispetto alle precedenti elezioni.
Nella maggior parte dei casi, quindi, si continuerà a votare nelle scuole e ciò comporterà la chiusura per una o più giornate, a seconda dell’orario scolastico. E questa volta lo stop delle lezioni riguarda tutta Italia, visto che ovviamente - trattandosi dell’elezione dei rappresentanti di Camera e Senato - si vota su tutto il territorio nazionale.
Tuttavia, il fatto che le elezioni politiche si terranno in una sola giornata comporterà dei disagi limitati: come anticipato, infatti, le scuole - a seconda dell’orario scolastico - chiuderanno da uno a due giorni, da sabato (quando però molte scuole sarebbero comunque rimaste chiuse) a lunedì, salvo diversa indicazione da parte dell’amministrazione comunale ed eccetto il caso della Regione Sicilia.
Quanti giorni restano chiuse le scuole per le elezioni politiche 2022
Domenica 25 settembre 2022 si vota, dalle 7:00 alle 23:00, per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Nonostante gli appelli di una parte della politica, quindi, si è deciso di concentrare le elezioni in una sola giornata.
Ciò fa sì che le scuole, solamente quelle che fungono da seggio elettorale, saranno chiuse solamente per due giorni. Nel dettaglio, come si legge nella circolare n. 44428 del 26 luglio scorso, inviata dal ministero dell’Interno a tutte le scuole interessate, i locali scolastici resteranno a disposizione delle amministrazioni comunali dal pomeriggio di venerdì 23 settembre all’intera giornata di lunedì 26 settembre 2022.
Ciò significa che le scuole sedi degli uffici di sezione elettorale resteranno chiuse solamente nella giornata di sabato 24 settembre (quando molti Istituti sono già chiusi) e il lunedì successivo, 26 settembre. Salvo diverse intese in sede locale, quindi, si ritorna tutti in classe martedì 27 settembre.
Scuole chiuse un giorno in più in Sicilia
Ogni Comune ha comunque la possibilità di chiedere una disponibilità maggiore: ad esempio, è possibile che in quelle zone dove lo scrutinio si prolungherà verrà chiesto di disporre dei locali scolastici anche nella giornata di martedì, con il rientro in classe il mercoledì 28 settembre.
È il caso ad esempio della Regione Sicilia, dove sempre il 25 settembre si vota per il rinnovo del Consiglio regionale. Dal momento che lo scrutinio per quest’ultimo si terrà solamente alle 14 del 26 settembre, le scuole resteranno chiuse anche il martedì successivo, con la riapertura prevista il 28 settembre.
Attenzione allo sciopero di venerdì 23 settembre
Ma non ci sono solamente le elezioni: per venerdì 23 settembre, infatti, è stato proclamato uno sciopero nazionale che mette a rischio il regolare svolgimento delle lezioni.
Ecco dunque che neppure il tempo d’iniziare l’anno scolastico che le scuole chiudono di nuovo, dando alle famiglie la possibilità di godere di qualche giorno di vacanza extra, da dedicare ad esempio a un weekend in qualche meta perfetta per l’autunno.
Cosa fanno gli insegnanti nei giorni di chiusura delle scuole
Ricordiamo che per insegnanti e Ata l’attività lavorativa si sospende nei giorni in cui, causa elezioni, le scuole sono chiuse. E ciò vale anche qualora alcuni plessi della stessa istituzione scolastica rimangano aperti, in quanto non vengono individuati sede di seggio elettorale.
In tal caso, infatti, nei plessi che rimangono aperti si proseguirà con la normale attività didattica, e docenti e personale Ata che vi sono assegnati dovranno recarsi a scuola regolarmente.
Come stabilito dall’ordine ministeriale n. 185 del 1995, invece, “gli insegnanti a disposizione per la temporanea chiusura dei locali della sede di servizio a causa di disinfestazione o di consultazione elettorale non sono da considerare in soprannumero e non possono essere pertanto utilizzati negli altri plessi del circolo o nelle sezioni staccate o scuole coordinate”.
Quindi, una scuola con due plessi, di cui solo uno chiude per lo svolgimento delle elezioni, non potrà utilizzare gli insegnanti del plesso dove si svolgono le elezioni, neppure destinandoli all’altro.
Potrebbe essere richiesta presso l’altro plesso, invece, la prestazione lavorativa del personale Ata, ma solo in presenza di “conclamate esigenze di servizio”, e comunque sempre nell’ambito di quanto previsto dalla contrattazione di scuola.
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