La coalizione di centrodestra ha candidato ufficialmente Silvio Berlusconi al Quirinale. Ma il leader del Pd Enrico Letta ribatte: «Serve una figura super partes». Entriamo nel dettaglio.
«I leader della coalizione hanno convenuto che Silvio Berlusconi è la figura adatta a ricoprire in questo frangente difficile l’Alta Carica». Ovvero quella di capo dello Stato. La candidatura di Berlusconi per la successione al presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stata ufficializzata dal centrodestra. Ma quali saranno le prossime mosse della coalizione prima del 24 gennaio, primo giorno di votazione? Entriamo nel dettaglio.
Berlusconi presidente della Repubblica? La candidatura del centrodestra
«I leader della coalizione hanno convenuto che Silvio Berlusconi è la figura adatta a ricoprire in questo frangente difficile l’Alta Carica. Con l’autorevolezza e l’esperienza che il Paese merita e che gli italiani si attendono». È questa la dichiarazione con la quale la compagine di centrodestra ha ufficializzato la candidatura del leader di Forza Italia al Quirinale.
Il 24 gennaio - giorno della prima chiama - si avvicina, ma tra i candidati «papabili» ancora non è emerso un nome largamente condiviso (a parte quello di Mario Draghi). E così ieri sera, dopo un lungo vertice a Villa Grande - residenza romana del Cavaliere - il centrodestra ha candidato ufficialmente Berlusconi. Chiedendo all’ex premier di sciogliere subito la riserva.
«Il primo obiettivo - spiega Matteo Salvini - è preservare l’unità del centrodestra. Che dall’inizio alla fine della partita sarà compatto». Il secondo obiettivo perseguito dalla coalizione di centrodestra è quello di concordare «un percorso comune e coerente» fino alle prossime elezioni politiche, allontanando ogni possibile tentativo di cambiare la legge elettorale.
Ma il fine ultimo è quello di provare a eleggere Berlusconi alla quarta votazione e per questo il centrodestra lavorerà per trovare le più ampie convergenze in parlamento.
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La riserva di Silvio Berlusconi
Dopo l’ufficializzazione della candidatura, Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno chiesto a Berlusconi di sciogliere subito la riserva. Sulla carta, però, mancano ancora una cinquantina di voti. Il leader di Forza Italia ha commentato così: «Se non c’è l’unità di tutti io non mi candido. Ho la mia storia, la mia età, tante cose da fare».
Al momento, però, non ci sarebbe alcun piano B. «Questa è la nostra grande occasione. Se Berlusconi ritiene di potercela fare la Lega lo seguirà», ha spiegato Salvini.
Berlusconi presidente, la posizione di Letta
A stretto giro, è arrivato il commento del segretario del Pd Enrico Letta: «Il centrodestra non ha alcun diritto di precedenza da vantare nell’indicare il prossimo capo dello Stato. Proponiamo un’iniziativa che crei un patto di legislatura per completarla nei tempi naturali, fatto di tre punti. L’elezione di un o una presidente della Repubblica Istituzionale, super partes, di garanzia per tutti; la scelta forte di dare energia perché i prossimi 14 mesi di governo siano efficaci in continuità ma con rinnovata energia; completare le riforme per la buona politica».
Conclude Letta: « Proteggere la figura di Mario Draghi è fondamentale per la forza del nostro Paese. La mia iniziativa è per una patto di legislatura che consenta al Paese di completare la legislatura nel tempo naturale, con il voto nella primavera del 2023, sull’elezione di un presidente della Repubblica super partes, di garanzia per tutti e la scelta forte di dare energia perché nei prossimi 14 mesi siano realizzate le riforme per una buona politica, che è possibile. Ognuno faccia una scelta di coraggio e generosità che verrà ripagato dagli italiani, ognuno esca da steccati e fortilizi».
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