Il sondaggio di Money.it: sei d’accordo con quanto deciso dall’Australia che ha vietato l’uso dei social network a tutti i minori di 16 anni?
Social vietati ai minori di 16 anni, sei d’accordo? Questo è stato il sondaggio che Money.it ha voluto proporre ai suoi lettori alla luce di quanto deciso in Australia, con la discussione sull’utilizzo di questi nuovi media da parte dei più giovani che subito si è riacceso anche in Italia.
SONDAGGIO CHIUSO QUI I RISULTATI
Nei giorni scorsi in Australia è stata approvata dalla Camera una legge che di fatto blocca l’accesso ai social network a tutti i minori di 16 anni, con la notizia che rapidamente ha fatto il giro di tutto il mondo.
Stando al testo, a breve social come TikTok, Facebook, Snapchat, Reddit, X e Instagram, diventeranno responsabili per le mancanze riguardanti l’accesso da parte dei minori di 16 anni, con multe fino a 30 milioni di euro.
Anche in Italia tempo fa è stata presentata una proposta di legge simile, che andrebbe a impedire l’accesso ai social network a tutti i ragazzi italiani con un’età inferiore ai 15 anni.
Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è stato quello di capire se i lettori siano favorevoli o contrari rispetto a quanto è stato deciso in Australia in merito all’utilizzo dei social da parte dei minori di 16 anni.
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Social vietati ai ragazzi: il sondaggio
Quello che è avvenuto di recente in Romania, dove il primo turno delle presidenziali è stato annullato per delle presunte ingerenze russe su TikTok, ha acceso un aspro dibattito sul ruolo dei social network nell’era moderna.
Quando poi di mezzo ci sono i ragazzi come avvenuto nel caso dell’Australia, ecco che la discussione dal piano dell’attualità scivola verso quello pedagogico, con fiumi d’inchiostro che sono stati versati negli ultimi anni per cercare di descrivere il rapporto tra i ragazzi e i social.
L’Australia così ha deciso di intervenire in maniera forte sul tema, vietando i social network per i minori di 16 anni e prevedendo multe salate per quelle piattaforme che non vigileranno in maniera accurata.
I rischi legati ai social sono ben noti: dall’alienazione agli incontri pericolosi, fino a episodi di bullismo, di dipendenza e di pericolose challenge che spesso si sono rivelate anche tragiche.
Per molti però vietare tout court non è mai la soluzione migliore visto che i ragazzi, ormai abilissimi nell’utilizzo del web, alla fine troverebbero sempre un modo per aggirare il blocco.
In Italia così è stato introdotto il patentino digitale, rilasciato dalle scuole al termine di un percorso dove i ragazzi - insieme alle famiglie - muovono i primi passi nel web, il tutto per promuovere un uso consapevole e corretto di internet e dei social.
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