Il ministro Lollobrigida ha evocato la teoria cospirazionista della sostituzione etnica. Cos’è e perché è stata d’ispirazione negli ultimi anni per le stragi di estrema destra bianca?
Cosa unisce un ministro italiano e gli autori statunitensi delle stragi di estrema destra? Si tratta della teoria complottista della sostituzione etnica. La teoria della sostituzione etnica è più nota nel nostro Paese come “Piano Kalergi” e, per usare le parole presenti sul sito del governo italiano, non è altro che “una teoria che vede l’immigrazione e la sua incentivazione come un piano per rimpiazzare le popolazioni europee”.
Il Piano Kalergi o la teoria della sostituzione etnica sono oggi uno dei fondamenti delle retoriche di estrema destra. Non sono però innocue chiacchiera da pub, anzi nel tempo simili teorie hanno alimentato visioni nazionaliste, sovraniste e separatiste che a loro volta hanno causato delle vere e proprie stragi. Un esempio è la strage avvenuta nel supermercato di Buffalo, negli Stati Uniti. Un 18 enne, spinto da teorie estremiste come quella della “Grande sostituzione”, ha sparato contro un gruppo di persone afroamericane, uccidendone 10 e ferendone altre 3. La strage era premeditata e, da quanto scritto in un biglietto delirante, è stata causata proprio dal presunto genocidio di occidentali da parte delle persone che migrano dall’Africa o dall’Asia verso Occidente.
Durante il congresso della Cisal, nel 2023, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida (FdI) ha citato la sostituzione etnica in merito al calo delle nascite. Parole “disgustose” e “inaccettabili”, ha detto Elly Schlein, che hanno il sapore del suprematismo bianco e che rischiano di far piombare l’Italia nuovamente negli anni Trenta.
Cos’è la teoria della sostituzione etnica? Dal Piano Kalergi a oggi
Negli ambienti di destra il Piano Kalergi o teoria della sostituzione etnica è ben radicato. Si tratta, se volessimo fare un’analisi più strutturata, di un archetipo fondante dell’ideologia di estrema destra. Il classico “noi contro loro” che definisce un nemico che non esiste, basandosi su una lettura del tutto arbitraria e razzista di dati e fatti. Spesso il suprematismo bianco viene affiancato all’idea di razzismo negli Stati Uniti, ma anche in Europa e in Italia tale visione è del tutto normalizzata.
Impossibile dimenticare le svariate dichiarazioni di Matteo Salvini nel corso degli anni. Per esempio quando nel 2015 disse che era in corso un’operazione di sostituzione etnica coordinata dall’Europa, che avrebbe avuto come “vittima sacrificale i padani discriminati”; o ancora quando a ferragosto del 2016 denunciò il “tentativo di genocidio delle popolazioni che abitano l’Italia da qualche secolo e che qualcuno vorrebbe soppiantare con decine di migliaia di persone che arrivano da altre parti del mondo”.
L’idea di sostituzione etnica non è quindi solo made in Usa, anzi. L’ideatore del presunto Piano Kalergi è un tale Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi, un aristocratico austro-giapponese nato nel 1894 e morto nel 1972. Nei suoi scritti il conte era solito parlare di un ritrovarsi dell’umanità dopo il “rimescolamento” tra le genti. A prendere e stravolgere le parole di Kalergi fu un autore austriaco, Gerd Honsik, accusato di negazionismo dell’Olocausto. Nel suo libro Addio, Europa. Il Piano Kalergi, l’autore ha svelato, per così dire, il complotto europeo. Le prove non esistono, ma come si poteva spiegare il flusso di persone sfociato poi nella cosiddetta “crisi dei migranti” del 2015? Un argomento complesso viene spesso trascinato nel tritacarne della semplificazione e i complotti - che possono apparire più complessi della realtà - risultano invece la risposta più semplice.
Secondo il professore Michael Barkun, autore del saggio A culture of conspiracy, le teorie del complotto funzionano quando creano un senso in una realtà che altrimenti è troppo confusa, e lo fanno in una maniera semplice e accessibile, dividendo il mondo tra le forze del bene e quelle male.
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La sostituzione è un complotto che uccide: evocarlo è pericoloso
Il successo di una teoria del complotto comporta diversi pericoli, tra cui l’ipersemplificazione del processo politico, scrive ancora Barkun. Così come i suprematisti bianchi negli Stati Uniti si sentono giustificati nel compiere delle stragi per salvaguardare la purezza della loro grande nazione, così in Italia l’estrema semplificazione del fenomeno del calo delle nascite trova il nemico negli stranieri che giungono nel nostro Paese.
Le teorie del complotto sono pericolose e alimentarle è un grave errore. I complotti, tanto quelli più fantasiosi che vedono politici e vip come consumatori di adenocromo (sostanza che secondo la teoria è estratta da presunti bambini rapiti), quanto quella della sostituzione etnica, uccidono.
Alcune date:
- strage di Buffalo del 14 maggio 2022 - 10 vittime e 3 feriti;
- attentato alla sinagoga di Pittsburgh del 2018 - 11 vittime;
- attentato di El Paso di agosto 2019 - 23 vittime;
- attentato a Christchurch - più di 50 vittime.
Le date delle stragi riportate sono solo una parte di quelle compiute sotto l’insegna di estrema destra e mosse dalla teoria della sostituzione etnica.
Contro il calo delle nascite il “no” alla sostituzione etnica di Lollobrigida
Il ministro Lollobrigida si è espresso sul tema del calo delle nascite nel giorno di pubblicazione dei dati Istat che mostrano un netto calo (ogni 12 decessi appena 7 nati ogni mille abitanti), opponendosi alla presunta sostituzione etnica. Nello specifico, Francesco Lollobrigida ha detto:
Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada.
Le parole sono usate in maniera esplicita. Eppure basta andare sul sito della presidenza del Consiglio, nella voce “pregiudizi antisemiti”, per trovare la definizione della teoria del complotto sulla sostituzione etnica. Oggi più che mai, nel giorno in cui il presidente Mattarella si trovava in visita ad Auschwitz - come ricorda la Segretaria del Pd Schlein - è importante prendere le distanze da una simile semplificazione - che rischia solo di creare odio - sul dato del calo demografico.
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