Stablecoin, cosa sono, quali sono e come funzionano?

Redazione Crypto

17 Aprile 2025 - 12:00

Cosa sono le stablecoin e come funzionano? Una guida sulle tipologie di valute digitali ancorate ad altri asset.

Stablecoin, cosa sono, quali sono e come funzionano?

Le stablecoin sono una categoria di criptovalute il cui valore è ancorato a un altro asset “stabile”, aggettivo che qualifica queste specifiche monete digitali.

Ormai se ne sente parlare spesso nel contesto finanziario globale, considerando che tutto il settore crypto è diventato un protagonista dei mercati mondiali. In questa cornice, proprio le stablecoin stanno sempre più colmando il divario tra i sistemi bancari tradizionali e il mondo delle criptovalute.

Apparse per la prima volta nel 2014, nel corso degli anni alcune stablecoin hanno dovuto affrontare problemi di liquidità e stabilità, mentre altre hanno registrato una crescita costante.

Sebbene il Bitcoin rimanga la criptovaluta più popolare, essa tende a soffrire di un’elevata volatilità di prezzo. Al contrario, le stablecoin mirano a risolvere questo problema e cercano di mantenere stabile il valore della criptovaluta ancorandosi a un altro asset. Come funzionano?

La guida seguente chiarisce cosa sono le stablecoin, quali tipologie esistono e qual è il loro funzionamento.

Cosa sono le stablecoin

In parole semplici, le stablecoin sono criptovalute il cui valore è ancorato, o vincolato, a quello di un’altra valuta, merce o strumento finanziario.

Le stablecoin mirano a fornire così un’alternativa all’elevata volatilità delle criptovalute più popolari, tra cui Bitcoin (BTC), che ha reso gli investimenti in valute digitali meno adatti alle transazioni quotidiane.

Poiché le stablecoin sono ancorate ad asset di riserva, tendono a mantenere un valore costante e non subiscono le forti fluttuazioni di prezzo che caratterizzano altre criptovalute. Questa caratteristica le rende ideali per pagamenti, risparmi e rimesse.

La maggior parte delle stablecoin è ancorata al dollaro statunitense, in quanto valuta di riserva mondiale. Esistono, tuttavia, diverse stablecoin legate ad altre valute; ad esempio, EURC è ancorata all’euro, GYEN allo yen giapponese e XCHF al franco svizzero.

L’utilizzo delle stablecoin è cresciuto negli ultimi anni, con un aumento medio dell’offerta di queste valute digitali in circolazione di circa il 28% su base annua.

Il volume totale dei trasferimenti secondo alcuni dati pubblicati da World Economic Forum ha raggiunto i 27,6 trilioni di dollari lo scorso anno, superando il volume combinato delle transazioni Visa e Mastercard nel 2024.

Tipologie di stablecoin: ecco come funzionano

Il funzionamento delle stablecoin dipende dalla modalità con cui mantengono stabile il loro valore (in pratica dall’asset a cui sono ancorate), ma il concetto chiave è sempre lo stesso e può essere così riassunto:

1 stablecoin è uguale a 1 unità di un altro asset (es. 1 USDT uguale a 1 dollaro)

Le Stablecoin garantite da riserve reali (centralizzate) funzionano come dei gettoni digitali coperti da denaro vero. Una società (es. Tether per USDT, Circle per USDC) custodisce dollari, titoli di stato o altri asset in un conto bancario. Ogni volta che qualcuno compra una stablecoin, viene “bloccata” una quantità equivalente in riserve.

In base all’asset finanziario a cui sono collegate, possiamo distinguere tre tipologie di Stablecoin:

  • Stablecoin ancorate alle valute fiat: alcune Stablecoin, per respingere i rischi della volatilità, vengono ancorate alle valute fiat come il dollaro o l’euro, o anche all’oro. Il procedimento prevede il deposito di una somma a garanzia - in euro, dollari o sterline, a seconda dell’asset a cui la Stablecoin è legata - in un conto bancario;
  • Stablecoin ancorate ad altre criptovalute: alcuni investitori desiderano slegarsi dalla tradizionale struttura di pagamento, e utilizzano come garanzia di stabilità delle risorse crittografiche. Solitamente queste stablecoin sono ancorate a diverse criptovalute per mitigare i rischi della volatilità;
  • Stablecoin non ancorate a un asset: queste criptovalute non sono collateralizzate. Note anche come fiat Stablecoin, funzionano come le valute fiat nel sistema bancario tradizionale: una sorta di banca centrale criptata regola la domanda e l’offerta di criptomoneta sulla base di regole codificate in uno smart contract.

Quali sono le stablecoin? Le migliori del mercato

La stablecoin più popolare e più grande per capitalizzazione di mercato è Tether (USDT), agganciato al dollaro statunitense con un rapporto di 1:1 e coperto da riserve. È inoltre costantemente tra le prime cinque criptovalute per capitalizzazione di mercato. Puoi trovare Tether sulla maggior parte dei principali exchange di criptovalute, tra cui Kraken , Binance e Coinbase.

Queste le migliori stablecoin del mercato:

  • Tether (USDT: la stablecoin più grande. Lanciata nel 2014, USDT è ancorata al dollaro statunitense ed è disponibile su diverse blockchain importanti come Ethereum, Solana e Tron. La stablecoin domina il settore con una capitalizzazione di mercato di oltre 143 miliardi di dollari.;
  • USD Coin (USDC): creata da Circle e con una capitalizzazione di mercato di oltre 58 miliardi di dollari; è considerata molto affidabile e con audit regolari, ma centralizzata e quindi soggetta a normative USA;
  • TRUE USD: creata nel 2018. Questa criptovaluta, ancorata al dollaro, utilizza un token erc20 da conservare in un wallet digitale e si affida a degli smart contract per certificare la parità tra le riserve e i token emessi. La sua capitalizzazione di mercato supera il miliardo di dollari;
  • Pax Dollar (USDP), Stablecoin creata nel 2018 e sostenuta dal dipartimento dei servizi finanziari del NYSE (Borsa di New York), e Digix Gold, criptovaluta ancorata all’oro - un token pari a un grammo dell’asset - che si affida alla blockchain di Ethereum

Da menzionare, nella lista delle Stablecoin più diffuse e affidabili, anche Binance USD , MakerDAO (ancorate al biglietto verde), Stasis EURO (ancorata alla moneta europea) e Paxos Gold (legata all’oro).

I vantaggi delle stablecoin?

Il principale vantaggio delle stablecoin è senz’altro la loro stabilità, resa possibile dall’ancoraggio a un altro asset finanziario. Pur non essendo del tutto immune dalle fluttuazioni, queste monete risultano meno a rischio rispetto alle altre criptovalute, andando così a soddisfare le esigenze di chi punta a ridurre il più possibile i rischi legati ai propri investimenti.

Inoltre, la maggior parte degli exchange di criptovalute non addebita alcuna commissione sulle transazioni durante lo scambio di stablecoin.

Si tratta di un aspetto da non sottovalutare, soprattutto se si punta a ridurre le spese. È anche opportuno sottolineare che alcune stablecoin, come Stasis Eur, soddisfano dei rigidi protocolli di sicurezza e sono quindi adatte a chi è in cerca di un certo margine di sicurezza.

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