Stato di famiglia e nucleo familiare, quali differenze?

Ilena D’Errico

2 Settembre 2023 - 23:59

Stato di famiglia e nucleo familiare non sono affatto sinonimi e riguardano diversi aspetti specifici, tanto da essere richiesti in contesti distinti. Ecco quali sono le differenze.

Stato di famiglia e nucleo familiare, quali differenze?

In molti sono abituati a usare le definizioni “stato di famiglia” e “nucleo familiare” come sinonimi, dato che entrambi fanno riferimento ai componenti di una famiglia che vivono sotto lo stesso tetto. Molto spesso, lo stato di famiglia e il nucleo familiare coincidono anche, ma si tratta di una semplice probabilità. In realtà, stato di famiglia e nucleo familiare definiscono aspetti diversi tra loro e sono infatti richiesti in differenti circostanze. È quindi importante conoscere le differenze, perché queste le relative certificazioni non sono intercambiabili.

Le differenze tra lo stato di famiglia e il nucleo familiare

La differenza principale tra lo stato di famiglia e il nucleo familiare è che mentre il primo riguarda strettamente i rapporti parentali o coniugali che intercorrono fra i conviventi, il secondo riguarda gli aspetti prettamente fiscali.

Lo stato di famiglia attesta infatti gli eventuali rapporti che ci sono fra persone che hanno una residenza comune, per esempio coniugi, genitori, figli o conviventi. Per questa ragione, anche persone che abitano nella stessa casa possono avere stati di famiglia differenti, così come anche chi abita da solo possiede il proprio stato di famiglia (chiaramente con un unico componente).

Tutte le persone legate da vincoli di parentela con gli altri componenti possono uscire dallo stato di famiglia esclusivamente cambiando residenza, mentre la convivenza con persone estranee dal punto di vista legale può dar luogo a diversi stati di famiglia.

Il nucleo familiare, invece, comprende la famiglia dal punto di vista economico-fiscale. Rientrano nel nucleo tutte le persone conviventi, dunque la famiglia anagrafica presente nello stato di famiglia, ma anche i familiari a carico ai fini Irpef che hanno residenze differenti. Ad esempio, rientra nel nucleo familiare il figlio che vive all’estero ma è ancora fiscalmente a carico dei genitori. Lo stesso figlio non è invece presente nel nucleo familiare, a meno che abbia lasciato invariata la residenza.

A cosa serve lo stato di famiglia e come richiederlo

Lo stato di famiglia serve a certificare i componenti della famiglia anagrafica, necessario nei rapporti con le amministrazioni e per provare il numero di persone riguardo agli adempimenti e ai benefici fiscali, o ancora per le questioni legali. Per esempio, lo stato di famiglia è necessario per accedere agli assegni familiari e alle altre misure a sostegno delle famiglie. La certificazione è richiesta anche nei procedimenti di separazione e divorzio.

In ogni caso, il certificato può essere sostituito dall’autocertificazione degli interessati, a meno che venga richiesto diversamente. Per avere lo stato di famiglia è sufficiente presentare la richiesta all’Ufficio dell’anagrafe del Comune di residenza – anche online – e pagare una marca da bollo di circa 16 euro se è necessaria la carta bollata.

In alcuni casi, ad esempio per le successioni, può essere richiesto anche lo stato di famiglia storico, un documento ampio che indica tutte le diverse composizioni della famiglia anagrafica precedenti a quella attuale. Questo documento non ha scadenza, mentre lo stato di famiglia ordinario ha una validità di 6 mesi.

Nucleo familiare, a cosa serve e come ottenerlo

Come anticipato, il nucleo familiare informa riguardo i rapporti fiscali ed è quindi necessario per l’attestazione Isee. Grazie al nucleo familiare è possibile dimostrare le proprie condizioni economiche in modo veritiero, tenendo conto delle spese sopportate per i familiari anche quando non conviventi. Per dimostrare il nucleo familiare è sufficiente esibire lo stato di famiglia e la documentazione relativa ai familiari non conviventi a carico, anche in autodichiarazione.

Oltre alla famiglia anagrafica, fanno sempre parte dello stato di famiglia i figli minori che risiedono con i genitori (anche in affidamento preadottivo o temporaneo), insieme a tutte le persone a carico ai fini Irpef anche se non conviventi. Oltretutto, i coniugi condividono sempre il nucleo familiare, anche qualora non conviventi.

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