Svizzera, dal referendum a legge: entro il 2050 addio alle fonti fossili

Redazione

19 Giugno 2023 - 11:28

Con un referendum la Svizzera dice addio alle fonti di energia fossili. La legge porterà il Paese alla «neutralità climatica» entro il 2050.

Svizzera, dal referendum a legge: entro il 2050 addio alle fonti fossili

La Svizzera ha deciso: raggiungerà la «neutralità climatica» entro il 2050. Domenica i cittadini svizzeri hanno detto “sì” tramite referendum alla nuova legge sul clima. Con il 59,1% dei voti a favore, gli elettori hanno sancito l’obiettivo della neutralità climatica del Paese entro 27 anni, approvando nel contempo una drastica riduzione dell’uso di combustibili fossili e una svolta decisa verso l’adozione delle fonti rinnovabili.

Neutralità climatica entro il 2050 in Svizzera

Con la nuova legge la Svizzera dovrà rimboccarsi le maniche per tagliare il proprio consumo di energia prodotta con fonti fossili, sostenendo le nuove tecnologie rispettose del clima. Il tutto, senza dover attingere risorse dalle tasche dei cittadini. L’esito del voto sulla legge per il clima era tutto sommato scontato, anche se a sorprendere è stata la scarsa affluenza alle urne su un tema così rilevante. Domenica, infatti, solo il 42% degli aventi diritto si è recato ai seggi, facendo registrare una percentuale decisamente più bassa della media.

Via petrolio e gas: cosa prevede la legge svizzera

La legge approvata domenica fissa una riduzione progressiva dei vettori energetici fossili, attraverso la concessione di fondi per sostituire gli impianti di riscaldamento dei cittadini, con sistemi in linea con la nuova normativa. Inoltre, la Confederazione ha già allo studio un pacchetto consistente di interventi per stimolare la transizione verso le energie rinnovabili, puntando soprattutto su eolico, idrico e solare.

L’obiettivo del governo è dunque quello di consentire alla Svizzera di “farsi l’energia in casa”, riducendo l’importazione dall’estero che oggi copre il 70% del fabbisogno nazionale. Per centrare la neutralità climatica entro il 2050, la Svizzera dovrà imprimere una fortissima riduzione a l’olio per riscaldamento, gas, benzina e diesel: un pacchetto che oggi cuba circa il 60% di quanto consuma il paese.

Rimangono i dubbi

Se sulla carta la proposta ha raccolto il consenso dei cittadini, in ambito politico non mancano le preoccupazioni espresse da parte di alcuni esponenti dei partiti. Secondo queste voci, infatti, non sono da escludere in futuro consistenti aumenti sulle bollette della luce, oltre ai gravi rischi derivanti dal voler vincolare il Paese alla sola energia elettrica. Una dipendenza esclusiva che potrebbe generare non pochi problemi.

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