Il mese di luglio è pregno di scadenze fiscali: oltre 100, infatti, i pagamenti a cui sono chiamati gli italiani. Vediamo le date da bollino rosso.
Luglio è denso di scadenze fiscali e prima della fine del mese le scadenze per le quali i contribuenti sono chiamati a pagare sono oltre 100. Prima di dirottare la propria testa alle vacanze, ormai prossime, quindi, sia contribuenti che intermediari dovranno fare i conti con la miriade di scadenze fiscali alle porte, prima della pausa estiva di agosto, in cui anche il Fisco riposa.
Luglio, già di per se un mese pregno di pagamenti e versamenti, quest’anno si è arricchito di un’ulteriore scadenza, quella del primo acconto e del saldo dell’Irpef 2023. La scadenza ordinaria, infatti, cadendo di domenica, è slittata al primo luglio portando, di fatto, a due le rate di Irpef (e in alcuni casi anche di contributi) da versare per il conguaglio della dichiarazione dei redditi per chi ha scelto di versare le imposte a rate.
Il primo ingorgo delle tasse si è creato a inizio mese, il 1° luglio, quando si sono concentrati addirittura 32 adempimenti fiscali. Si tratta di una situazione non certo facile per chi, scegliendo di versare all’ultimo momento il dovuto, si ritrova a non avere abbastanza capacità economica per far fronte agli oneri.
Scadenze 16 luglio, il bollino rosso del Fisco
Oggi, 16 luglio, è senza dubbio la giornata più critica, visto che si concentrano 62 scadenze:
- i contribuenti Iva devono provvedere a versare la quinta rata dell’Iva 2023;
- per chi ha scelto il pagamento dell’Irpef a rate, cade la scadenza della seconda rata (dopo la prima del 1° luglio);
- si deve versare il saldo Iva 2023 con rispettiva maggiorazione;
- scade il primo acconto 2024 e saldo di Ivafe, cedolare secca, Ivie, e addizionali.
A queste scadenze, poi, si devono aggiungere anche quelle che riguardano enti pubblici, sostituti di imposta e enti pensionistici.
Bollino rosso anche a fine mese
Superato lo scoglio del 16 luglio, però, il salasso che porta questo mese dal punto di vista fiscale non è finito. C’è, infatti, un’altra data che rappresenta un giorno da bollino rosso per le scadenze e cade a fine mese, proprio a ridosso della pausa estiva dei pagamenti.
Il 31 luglio sono previste altre 48 scadenze che riguardano in particolar modo le partite Iva: entro la fine del mese si deve versare saldo 2023 e primo acconto 2024 delle imposte, originariamente in scadenza il 30 giugno, ma che il Governo ha scelto di far slittare di un mese per far coincidere le date con quelle del concordato preventivo biennale. Per chi paga entro il 31 luglio, quindi, non sono previste maggiorazioni.
In molti Comuni italiani, inoltre, a luglio cade anche la scadenza della Tari.
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