Criptovalute trascinate nel vortice delle vendite oggi: tonfo per il prezzo del Bitcoin. Cosa succede nel settore e cosa aspettarsi adesso?
Il sentiment negativo degli asset di rischio travolge anche le criptovalute: il prezzo del Bitcoin mostra debolezza lunedì, scambiando il 13% in meno a $52.000 circa mentre si scrive.
La regina delle valute digitali ed Ether sono crollate ai minimi plurimensili, mentre i timori per una possibile recessione negli Stati Uniti hanno scosso i mercati finanziari e innescato una corsa verso gli asset rifugio.
Secondo i dati di CoinGecko, nella giornata di domenica 4 agosto il valore complessivo delle criptovalute è crollato di circa 270 miliardi di dollari.
I cali arrivano mentre si intensifica la svendita di azioni globali, riflettendo preoccupazioni sulle prospettive economiche e dubbi sul fatto che i massicci investimenti nell’Intelligenza Artificiale saranno all’altezza dell’euforia che circonda la tecnologia. La tensione geopolitica sta aumentando in Medio Oriente, aggiungendo nervosismo agli investitori.
In questo contesto, i trader si chiedono se il prezzo del Bitcoin tornerà a brillare.
Crollano le crypto. Anche Bitcoin nel panico
L’andata di pessimismo sulla crescita Usa ha coinvolto anche il settore delle valute digitali.
Bitcoin è sceso del 13% dalla chiusura di domenica a $51.560, dirigendosi verso il suo più grande calo giornaliero da novembre 2022 e il suo minimo da febbraio. Ether è scivolato del 17% al minimo da metà gennaio a $2.277. Nell mattinata di lunedì 5 agosto, le due crypto continuano a viaggiare in profondo rosso.
Anche le azioni dei titoli azionari statunitensi correlati alle crypto quotate a Francoforte sono crollate pesantemente nelle prime contrattazioni di lunedì, con Coinbase in calo di oltre il 18%, mentre quelli dei minatori Riot Platforms e Marathon Digital sono diminuiti rispettivamente del 17,7% e del 20%.
“Ciò ci ricorda che Bitcoin e le criptovalute in generale sono asset rischiosi e si collocano all’estremità più estrema dello spettro del rischio”, ha affermato Tony Sycamore, analista di mercato presso IG.
Sono diversi i fattori che hanno influenzato la disfatta delle valute digitali. I recenti report economici degli Stati Uniti hanno rivelato un aumento della disoccupazione e una riduzione degli investimenti aziendali. Il tasso di disoccupazione di luglio è salito al 4,3% e da allora il prezzo di Bitcoin è crollato sotto i $50.000, riflettendo una flessione più ampia nel mercato delle crypto.
Il conflitto in corso a Gaza potrebbe intanto trasformarsi nella Terza Guerra Mondiale a causa delle crescenti tensioni tra Israele e Iran, innescate dall’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran. Questa escalation ha portato a una significativa flessione nei mercati globali, con i prezzi di Bitcoin precipitati sotto i $50.000 lunedì.
Secondo Hayden Hughes, responsabile degli investimenti in criptovalute presso il family office Evergreen Growth, le attività digitali sono in parte vittime della crisi del carry trade sullo yen, poiché gli speculatori si stanno adeguando ai tassi di interesse più elevati in Giappone.
Bitcoin è stato scosso da una serie di fattori da quando ha raggiunto il record di $73.798 a marzo. Ciò include anche gli eventi politici politici degli Stati Uniti mentre il repubblicano pro-cripto Donald Trump e l’avversario democratico Vice Presidente Kamala Harris, che deve ancora dettagliare una posizione politica sulle risorse digitali, si scontrano nella corsa alla presidenza.
Da evidenziare che l’ultimo crollo delle valute digitali sarà ora avvertito da una base più ampia di investitori, dopo che quest’anno la SEC ha approvato nuovi fondi spot negoziati in borsa per Bitcoin ed Ether.
Gli ETF hanno visto centinaia di milioni di dollari confluire nelle monete virtuali. Venerdì, la CNBC ha riferito che Morgan Stanley avrebbe presto consentito ai suoi 15.000 consulenti finanziari di proporre ETF Bitcoin ai propri clienti, una novità per Wall Street.
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Bitcoin, cosa aspettarsi adesso?
Justin D’Anethan, responsabile dello sviluppo commerciale per l’area Asia-Pacifico presso il market maker Keyrock, ha affermato che il crollo delle criptovalute è sembrato in qualche modo guidato da Ether, evidenziando le voci sui social media di vendite istituzionali di asset correlati a Ether.
Secondo i dati di Coinglass, nelle ultime 24 ore sono state liquidate circa 900 milioni di dollari di posizioni rialziste nelle crypto, segno che le scommesse con leva finanziaria stanno fallendo.
Khushboo Khullar, un venture partner di Lightning Ventures, che investe in società collegate a Bitcoin, ha affermato che l’ampio crollo delle azioni ha causato un po’ di panico, spingendo gli investitori a correre alla ricerca di liquidità per risolvere le richieste di margine. Ha sostenuto che il ritiro delle criptovalute è una “bella opportunità di acquisto”.
L’aumento del Bitcoin da inizio anno si è attenuato, attestandosi a circa il 21%, rispetto a un aumento del 18% dell’oro e a un balzo dell’8% in un indicatore delle azioni globali.
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