Truffa diamanti: l’istituto di credito guidato da Giuseppe Castagna avrebbe organizzato un processo tramite il quale si riuscirebbero a finalizzare in tempi minori le transazioni con le vittime
Per la truffa dei diamanti, Banco BPM avrebbe messo a punto un processo atto a velocizzare la definizione delle transazioni con i clienti vittima del raggiro.
La proceduta sarà avviata entro maggio, e i truffati potranno sottoscrivere le transazioni con l’istituto di credito guidato da Giuseppe Castagna in anticipo rispetto ai tempi necessari per il fallimento di Intermarket Diamond Business (IDB).
Oltre a questo, Banco BPM metterà a disposizione un servizio gratuito di customer care per aiutare la clientela nella compilazione e nell’invio delle istanze di restituzione dei diamanti al curatore del fallimendo di IDB.
La vicenda
Lo scorso marzo è stata presentata una pioggia di richieste di rimborsi a Unicredit e Banco BPM per un ammontare di quasi 700 milioni di euro. Al centro dell’inchiesta ci sarebbero degli accordi con la società IBD, tramite i quali gli istituti si sarebbero impegnati ad indirizzare i loro clienti verso questa società. Di fatto, ciò comporta la violazione della normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti (per approfondire).
Per l’accaduto, Banco BPM si è impegnata a collaborare con le autorità, organizzare attività di audit interno ed esterno e a effettuare accantonamenti in bilancio.
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