È ufficiale. Gli USA avranno una riserva statale di criptovalute

Violetta Silvestri

07/03/2025

Il piano Trump per la riserva USA in criptovalute non convince e manda in rosso il Bitcoin e le altre crypto. Cosa succede?

È ufficiale. Gli USA avranno una riserva statale di criptovalute

Il piano di Trump sulla riserva in Bitcoin segna una nuova tappa, ma qualcosa sta andando storto e le crypto viaggiano in rosso.

Il presidente USA ha firmato un ordine esecutivo per istituire una riserva strategica nella valuta digitale a più alta capitalizzazione, proprio un giorno prima dell’incontro con i dirigenti del settore delle criptovalute alla Casa Bianca. Tuttavia, la reazione dei mercati non è stata di entusiasmo, come ci si aspettava.

Le criptovalute sono crollate giovedì sera dopo la notizia sulla firma del tycoon per attivare una riserva strategica di Bitcoin per gli Stati Uniti e, separatamente, una “scorta di asset digitali”. Il Bitcoin ha perso brevemente oltre il 5%, scendendo sotto gli 85.000 dollari.

La mattina di venerdì 7 marzo si è aperta ancora con l’affondo delle principali valute digitali. La mossa del tycoon, che inizialmente si prevedeva avrebbe aumentato il sentiment del mercato, ha invece deluso gli investitori poiché è diventato chiaro che il governo non avrebbe acquistato Bitcoin nuovi, ma avrebbe fatto affidamento esclusivamente su asset confiscati.

Effetto Trump sulle crypto, il piano per la riserva non convince e affonda il Bitcoin

Secondo quanto stabilito dall’ordine esecutivo firmato da Trump, la riserva sarà capitalizzata con Bitcoin di proprietà del Governo federale confiscati nell’ambito di procedimenti penali o civili di confisca di beni.

David Sacks, responsabile delle criptovalute della Casa Bianca, ha così spiegato il progetto in un post sulla piattaforma di social media X.

Gli investitori avevano previsto che il governo degli Stati Uniti avrebbe potuto acquisire direttamente Bitcoin, aumentando potenzialmente la domanda e il prezzo. Invece, l’ordine esecutivo ha chiarito che nessun denaro dei contribuenti sarà utilizzato per acquisizioni di criptovalute, smorzando il sentiment rialzista.

Non è chiaro come funzionerebbe una tale riserva o come potrebbe avvantaggiare i contribuenti. Sacks ha anche affermato che il Governo federale avrà una strategia per massimizzare il valore delle sue partecipazioni in tale riserva, senza fornire dettagli.

Ci sarà inoltre una “riserva di asset digitali statunitense”, composta da token diversi dal Bitcoin, ma il governo “non aggiungerà alla riserva oltre a quanto ottenuti tramite procedure di confisca”, ha ancora ribadito Sacks.

Questo annuncio è arrivato pochi giorni dopo che Trump aveva anticipato nuovi dettagli sulla tanto attesa riserva di Bitcoin, che era diventata una delle sue più grandi promesse al settore delle criptovalute durante la sua campagna elettorale e alla vigilia del primo Crypto Summit della Casa Bianca.

Il mercato delle valute digitali è stato scosso questa settimana dalla guerra tariffaria e dalle preoccupazioni per l’inflazione, che hanno ampiamente messo in ombra l’eccitazione speculativa attorno alla riserva.

Mercoledì marzo JPMorgan ha affermato di non aspettarsi un grande rialzo delle criptovalute nel breve termine, data la più ampia incertezza economica e l’indebolimento della domanda.

Perché il mercato crypto è affondato?

Il calo delle crypto continua mentre si scrive: il prezzo del Bitcoin scende di oltre il 3% sopra la soglia degli 88.000 dollari; Ethereum perde più del 4%; Solana è in rosso con un -3,06% e il prezzo di Cardano crolla per oltre il 6%.

La promessa di Trump di una riserva strategica e le aspettative di una più facile regolamentazione del settore avevano fatto sì che il token raggiungesse il massimo storico di $ 109.071,86 a gennaio. Tuttavia, il sentiment sta già cambiando.

“Questo è il risultato più deludente che potessimo aspettarci per questa settimana”, ha scritto Charles Edwards, fondatore del fondo speculativo incentrato su Bitcoin Capriole Investments, in un post su X. “Nessun acquisto attivo significa che questo è solo un titolo fantasioso per le partecipazioni in Bitcoin che esistevano già con il governo.”

“La reazione del mercato a questa notizia è stata un po’ negativa, perché le persone si aspettavano che gli Stati Uniti avrebbero investito nuovo capitale in Bitcoin. Ma per ora, anche se la Casa Bianca lo chiama oro digitale, non acquisteranno nuovo BTC”, ha affermato CoinSwitch Market Desk.

Gli analisti di TD Cowen hanno sottolineato che, sebbene l’ordine di Trump sui Bitcoin non rappresentasse in pieno la rivoluzione per il Bitocoin che alcuni reclamavano, ha comunque rappresentato un segnale positivo da parte della Casa Bianca a sostegno delle risorse digitali.

“Consideriamo questo un compromesso. Il Governo non sta spendendo i soldi dei contribuenti per acquisire nuovi asset digitali. Semplicemente non sta vendendo quelli che sequestra”, hanno scritto gli analisti di TD in una nota.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.