Trump licenzia Bolton via tweet. Il Consigliere della sicurezza: “Mi sono dimesso io”

Mario D’Angelo

10 Settembre 2019 - 21:57

Il presidente degli Stati Uniti licenzia con un tweet il Consigliere alla sicurezza nazionale, che però racconta un’altra versione dei fatti

Trump licenzia Bolton via tweet. Il Consigliere della sicurezza: “Mi sono dimesso io”

Il falco John Bolton licenziato da Trump con un tweet. Così finisce l’incarico del Consigliere per la sicurezza nazionale che, ha detto il presidente degli Stati Uniti, sarà sostituito entro la prossima settimana. Sul social, il tycoon ha detto di aver chiesto a Bolton le sue dimissioni perché non si era trovato per nulla d’accordo con molte opinioni di Bolton. Ma lui replica: “Mi sono licenziato io”.

Trump silura Bolton

Ho informato John Bolton ieri sera che i suoi servigi non erano più richiesti alla Casa Bianca. Come me, molti altri non erano d’accordo con i suoi consigli, e perciò gli ho chiesto le dimissioni, che mi ha consegnato questa mattina”, ha cinguettato candidamente Donald Trump. “Ringrazio molto John per il suo servizio. Nominerò un nuovo Consigliere per la sicurezza nazionale la prossima settimana”, ha concluso.

C’è qualcosa di curioso, però, in questo repentino allontanamento. Il tweet, infatti, è arrivato appena un’ora dopo un comunicato della Casa Bianca che annunciava una conferenza stampa alla quale sarebbero stati presenti il Segretario di Stato Mike Pompeo, il ministro del Tesoro Steve Mnuchin e lo stesso Bolton.

E poco dopo il cinguettio del presidente è arrivato quello di Bolton, che racconta una versione differente: “Ho proposto di dimettermi ieri sera e il presidente Trump mi ha detto di parlarne l’indomani”.

Le tensioni fra Bolton e Pompeo

Il licenziamento, insomma, pare essere arrivato repentino. Tanto che Bolton, stamattina, aveva persino tenuto un importante incontro con figure chiave dell’amministrazione e non c’era stata nessuna avvisaglia che la decisione fosse imminente.

Non che i segnali non ci fossero. Diverse testate giornalistiche avevano riportato il progressivo deteriorarsi dei rapporti fra Bolton e Pompeo, con Trump sempre più irritato dalle posizioni interventiste del primo in merito di politica estera.

Bolton era arrivato solo l’anno scorso per supportare la scelta di Trump di uscire dall’accordo con l’Iran. Ma poi il falco si è rivelato troppo falco, e si è quindi scontrato con la visione diplomatica del tycoon riguardo a Corea del Nord e Afghanistan.

Secondo la CNN, nelle ultime settimane la frustrazione del presidente nei confronti di Bolton era cresciuta enormemente. Trump ha sentito che l’ormai ex consigliere non era capace - o intenzionato - a rappresentare la sua causa adeguatamente anche in interviste e programmi televisivi. I dirigenti dell’amministrazione hanno saputo del licenziamento - benché fosse nell’aria - soltanto attraverso il tweet del presidente.

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