Il prezzo del petrolio in preda al panico: mentre la Russia minaccia di bloccare la fornitura di energia, la Shell annuncia lo stop degli acquisti russi e gli USA stanno per lanciare il ban.
Prezzo del petrolio: fin dove può arrivare? Una domanda lecita e dalle risposte minacciose considerando gli eventi delle ultime ore.
Il mercato energetico è nel pieno di un terremoto, tra le sanzioni contro Mosca, i toni stizziti della Russia contro l’Occidente e nuovi annunci di big oil che isolano Mosca.
Mentre il greggio resta saldamente ancorato oltre i 125 dollari al barile, la punta estrema di questa corsa dei prezzi potrebbe essere addirittura i $300 al barile.
Cosa sta succedendo al petrolio e al settore energetico con il caos ucraino?
Petrolio a $300 al barile? I fattori da valutare, dal ban USA a Shell
Il prezzo del petrolio è destinato a salire ancora: questa sembra l’unica certezza di queste concitate ore.
I Paesi occidentali potrebbero affrontare prezzi del petrolio di oltre $300 al barile e la possibile chiusura del principale gasdotto Russia-Germania se i Governi seguiranno le minacce di tagliare le forniture energetiche dalla Russia.
“È assolutamente chiaro che un rifiuto del petrolio russo porterebbe a conseguenze catastrofiche per il mercato globale”, ha dichiarato lunedì il vice primo ministro russo Alexander Novak in un discorso alla televisione di Stato.
La tensione è molto alta. Shell ha smesso di acquistare greggio russo secondo un annuncio dell’8 marzo e ha dichiarato che avrebbe gradualmente eliminato il suo coinvolgimento in tutti gli idrocarburi russi, dal petrolio al gas naturale, diventando una delle prime grandi compagnie petrolifere occidentali ad abbandonare la Russia interamente.
L’invasione dell’Ucraina ha spinto una vasta gamma di aziende a ritirarsi dalle loro operazioni in Russia, inclusi i giganti dell’energia BP Plc ed Exxon Mobil Corp.
L’attenzione si è spostata sulle esportazioni di energia del Paese, una fonte di reddito cruciale per il Governo del presidente Vladimir Putin.
Per questo, si attende a breve l’annuncio dell’amministrazione Biden sul divieto alle importazioni statunitensi di energia russa, senza la partecipazione dei suoi alleati europei. Il ban includerà petrolio russo, gas naturale liquefatto e carbone, secondo le indiscrezioni Bloomberg.
Intanto, il capo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia ha affermato che i membri del gruppo erano pronti a rilasciare più petrolio dalle scorte di emergenza per alleviare l’impennata dei prezzi dell’energia, critocandol’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti per essersi rifiutati di pompare più greggio.
Quel che è certo è che i mercati petroliferi rimarranno sotto pressione, con la previsione di ulteriori balzi in avanti.
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