L’Europa e l’Italia in crisi produttiva e industriale? Le colpe sono anche dell’euro secondo Marcotti.
L’Europa è in crisi, soprattutto a livello industriale e questo è oggi un dato di fatto, soprattutto considerando le sorti della Germania, passata da motore dell’Ue a malato dell’Unione.
La riflessione di Giancarlo Marcotti nel suo consueto appuntamento con Money.it parte proprio da questa considerazione: c’è una crisi manifatturiera che sta colpendo in maniera pesante le grandi nazioni europee come Francia, Germania e la stessa Italia.
Volendo scavare più a fondo tra le motivazioni che hanno portato a un contesto così fragile come quello attuale, Marcotti analizza la relazione tra la produzione industriale Ue e il trend dal 1999-2000 ad oggi, per scoprire che:
proprio degli anni in cui entra l’euro.... c’è stato un calo del 20% della produzione. C’è una relazione con l’introduzione dell’euro secondo te? Allora, è vero che in questo caso dobbiamo tenere presente del fenomeno Cina degli ultimi trent’anni, cioè, se andiamo a vedere cos’era la Cina trent’anni fa e cos’è la Cina oggi, ovviamente sono due paesi completamente diversi e questo ovviamente doveva ripercuotersi anche sui paesi come l’Italia, la Germania... però, per un po’, le due cose sono andate avanti in sinergia...
“Non vogliamo dare tutta la colpa all’euro”, specifica Marcotti, ma, “per certi Paesi come l’Italia, è certamente proprio fuori di dubbio che l’euro è stata una sciagura... Adesso anche la Germania, che prima aveva un enorme vantaggio dall’utilizzo dell’euro, non ha più lo stesso vantaggio che aveva precedentemente.”
In sintesi, tornare gli Stati nazionali può essere una via risolutrice dei problemi economici attuali? Per Marcotti sì....“è tutta una situazione in cui chiaramente l’euro ha le sue colpe, in questo momento non sta avvantaggiando nessuno l’euro, o meglio, non riesce più la Germania ad avere i vantaggi che aveva precedentemente e quindi siamo un po’ tutti nella stessa barca.”
© RIPRODUZIONE RISERVATA
