Un uomo conserva una pietra per anni sperando che sia oro. Si rivela molto più preziosa

Luna Luciano

1 Dicembre 2024 - 15:50

Un uomo ha conservato una roccia per anni pensando fosse oro, ma si è rivelata un raro meteorite. Ecco cosa hanno scoperto gli scienziati.

Un uomo conserva una pietra per anni sperando che sia oro. Si rivela molto più preziosa

Conservare una pietra, pensando fosse una pepita d’oro e scoprire invece di essere in possesso di un antichissimo meteorite. È questo ciò che è accaduto a David Hole, un appassionato cercatore d’oro.

Nel 2015 Hole si trovava nel Maryborough Regional Park, vicino a Melbourne, in Australia, con il suo fidato metal detector. In quella che sembrava una giornata qualunque, Hole ha fatto una scoperta tanto straordinaria quanto enigmatica. Tra le rocce del terreno, ha notato una pietra rossastra e insolitamente pesante immersa nell’argilla gialla. Convinto che contenesse una pepita d’oro decise di portarla a casa per analizzarla; dopotutto, Maryborough si trova nella regione dei Goldfields, teatro della leggendaria corsa all’oro del XIX secolo.

Per anni, Hole ha tentato ogni metodo per aprire la roccia e svelarne il presunto tesoro, ma senza successo. Solo grazie all’intervento di esperti, si è scoperto che quel frammento di terra nascondeva una storia antica quanto il Sistema Solare stesso: un raro meteorite. Ecco cosa hanno rivelato le analisi e perché è così importante per la scienza.

La scoperta: un meteorite vecchio quanto il sistema solare

Non riuscendo ad aprire la roccia e agguantare la sua pepita d’oro, Hole ha deciso di rivolgersi al Museo di Melbourne. È stato lì che Dermot Henry, un geologo esperto di meteoriti, ha identificato l’oggetto come una condrite ordinaria H5, una tipologia di meteorite caratterizzata da un’elevata concentrazione di ferro e minuscoli cristalli di minerali metallici chiamati condruli.

Il meteorite, chiamato “Maryborough” in onore del luogo in cui è stato scoperto, pesa ben 17 chilogrammi e risale a 4,6 miliardi di anni fa: una pietra di certo più prezioso di qualsiasi pepita d’oro.

La superficie irregolare, scolpita e piena di fossette, è il risultato dell’attraversamento dell’atmosfera terrestre. Durante il viaggio verso il nostro pianeta, ha spiegato l’esperto, il calore intenso e l’attrito atmosferico hanno modellato il materiale esterno, conferendogli quell’aspetto unico.

Grazie alla datazione al carbonio, i ricercatori hanno sostenuto che il meteorite si trova sulla Terra da almeno 100 anni, ma potrebbe essere lì da un millennio. Probabilmente è caduto tra il 1889 e il 1951, periodo in cui in Australia furono segnalati vari avvistamenti di meteoriti. Gli scienziati ipotizzano che il frammento provenga dalla fascia di asteroidi tra Marte e Giove, dove una collisione cosmica lo deve aver spinto fuori dalla sua orbita fino a farlo schiantare sul nostro pianeta.

Il meteorite Maryborough è uno dei soli 17 mai registrati nello stato australiano di Victoria e rappresenta la seconda massa condritica più grande, dopo un esemplare di 55 chilogrammi scoperto nel 2003.

Meteorite vecchi di 4,6 miliardi di anni: perché è così importante per la Scienza

Per i ricercatori, la scoperta è straordinaria: se migliaia di pepite d’oro sono state trovate nella stessa regione, i meteoriti sono invece rarissimi, e il loro valore scientifico è inestimabile.

I meteoriti come Maryborough sono autentiche capsule del tempo, testimoni di un’epoca “primordiale” del Sistema Solare. “Queste rocce spaziali ci trasportano indietro nel tempo, offrendoci indizi sull’età, la formazione e la chimica del nostro sistema planetario”, ha spiegato Henry.

I meteoriti non si limitano a raccontare la storia del Sistema Solare: alcuni contengono molecole organiche come gli amminoacidi, fondamentali per comprendere le origini della vita sulla Terra.

Quando i ricercatori del Museo di Melbourne hanno tagliato una piccola fetta del meteorite con una sega diamantata, hanno scoperto una composizione unica, ricca di ferro e con la presenza di condruli cristallizzati. Questo tipo di analisi permette di esplorare non solo il passato remoto del nostro pianeta, ma anche i processi di formazione di altri mondi.

Maryborough, datato a 4,6 miliardi di anni fa, è una finestra aperta sul passato remoto del Sistema Solare. I suoi componenti raccontano una storia di collisioni e aggregazioni che hanno portato alla formazione dei pianeti. Alcuni meteoriti, inoltre, contengono “polvere di stelle”, materiale ancora più antico del nostro Sistema Solare, che aiuta gli scienziati a comprendere come le stelle si evolvono e creano gli elementi chimici che compongono l’universo.

Sebbene Hole avesse inizialmente sperato di trovare oro, ciò che aveva realmente scoperto era un tesoro ancora più prezioso per l’intera umanità.

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