Usa pronti alla guerra in Medio Oriente, la rivelazione shock: “Crisi regionale di lunga durata”

Alessandro Cipolla

5 Gennaio 2024 - 11:14

Secondo Politico la Casa Bianca sarebbe a lavoro per prepararsi a una “crisi regionale di lunga durata”. Gli Stati Uniti sono pronti a una guerra in Medio Oriente contro l’Iran?

Usa pronti alla guerra in Medio Oriente, la rivelazione shock: “Crisi regionale di lunga durata”

Una guerra in Medio Oriente ormai è inevitabile? Stando a quanto riportato da “Politico” - un quotidiano americano molto ben informato e che ha citato fonti dell’amministrazione Biden compreso un alto funzionario - la Casa Bianca sarebbe a “lavoro per prepararsi a una crisi regionale di lunga durata”.

Gli Stati Uniti così sarebbero convinti che presto ci sarà un’escalation della guerra tra Israele e Hamas, con le cause che sarebbero il recente attentato in Iran, gli attacchi in Libano e l’attivismo delle milizie filo-iraniane in Yemen e Iraq.

Sempre Politico ha rivelato che gli Usa per quattro mesi avrebbero tentato di convincere l’Iran a ridurre gli attacchi da parte delle sue forze regionali di prossimità, una sorta di trattativa segreta che però non avrebbe portato i frutti sperati.

Nelle scorse ore un attacco missilistico americano in Iraq ha provocato tre morti e sei feriti: l’obiettivo è stato quello di colpire a Baghdad il quartier generale delle Forze di mobilitazione popolare, una coalizione di milizie irachene filo-iraniane e a maggioranza sciita.

Qualche giorno prima invece la Marina americana ha affondato tre barchini di ribelli yemeniti Houthi, anche loro alleati dell’Iran, in risposta all’ennesimo attacco di questi miliziani a una nave commerciale diretta verso il canale di Suez.

Stando a quanto rivelato, adesso però gli Stati Uniti sarebbero pronti a colpire le base terrestri in Yemen degli Houthi, con anche il Regno Unito che si starebbe preparando a compiere delle azioni simili. Uno scenario questo che renderebbe praticamente inevitabile una guerra aperta con l’Iran.

Usa pronti a una guerra in Medio Oriente?

Per capire quanto sia concreto il pericolo di una guerra di ampie proporzioni in Medio Oriente si può fare riferimento alle parole espresse da Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno. La premier infatti ha parlato di “rischi inimmaginabili” derivanti da una possibile escalation del conflitto tra Israele e Hamas.

Del resto ormai il Mar Rosso è affollato di un numero impressionante di navi da guerra, compresa la nostra fregata Virginio Fasan inviata dall’Italia nell’ambito dell’operazione americana Prosperity Guardian tesa a stoppare gli attacchi degli Houthi alle navi commerciali dirette verso il canale di Suez.

Si tratta di una coalizione formata da Stati Uniti, Regno Unito, Bahrein, Canada, Francia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Seychelles e Spagna; per tutta risposta, anche l’Iran ha mosso una sua nave da guerra nel Mar Rosso.

Secondo le fonti interpellate da Politico, in uno scenario del genere sarebbe ormai imminente lo scoppio di una crisi di portata regionale, che si andrebbe a intrecciare anche con la campagna elettorale per le elezioni presidenziali americane di novembre, un appuntamento delicatissimo e già condizionato dalla guerra in Ucraina.

Il sentore è che l’Iran non abbia una gran voglia di entrare in guerra contro gli Usa visto che la Russia - suo storico alleato - da due anni è impantanata in Ucraina e difficilmente potrebbe correre in aiuto. Un attacco da parte di Israele ad Hezbollah oppure uno degli Stati Uniti agli Houthi, potrebbe rendere inevitabile però un intervento di Teheran.

L’Europa che potrebbe giocare un ruolo da mediatore per scongiurare una guerra potenzialmente devastante invece è come al solito silente, con un Luigi Di Maio scomparso dai radar nonostante il suo ruolo di inviato speciale Ue nel Golfo Persico.

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