Vodafone Italia annuncia 1.130 esuberi

Massimiliano Carrà

11/03/2019

Vodafone Italia, durante la presentazione del nuovo piano industriale, annuncia 1.130 esuberi

Vodafone Italia annuncia 1.130 esuberi

Almeno 1.130 esuberi. È questa la decisione più clamorosa e drastica che Vodafone Italia ha comunicato quest’oggi alle organizzazioni sindacali durante la presentazione del suo nuovo piano industriale. Una cifra che corrisponde a circa il 15% dei 7 mila dipendenti della nota azienda di telefonia.

Nel comunicato ufficiale, Vodafone ha sottolineato di aver avviato un confronto con le sigle sindacali che si occupano del settore delle telecomunicazioni, in modo tale da dar vita con esse a un dialogo costruttivo con un unico obiettivo: individuare quanto prima soluzioni sostenibili per le persone e per l’impresa.

Il motivo degli esuberi

Come dichiara Vodafone Italia, gli esuberi previsti dal nuovo piano industriale sarebbero necessari a causa della strutturale trasformazione del mercato e del drastico calo dei prezzi per la straordinaria pressione competitiva, in particolare nel segmento mobile.

Fattori decisivi per dar vita a questa decisione. Il loro effetto combinato, sottolinea l’azienda di telefonia, ha comportato nell’ultimo anno una sensibile riduzione di fatturato e margini. Ma non solo. Alla base di questa decisione ci sarebbero anche gli obiettivi futuri.

Infatti, se da una parte Vodafone precisa che in Italia gli investimenti per migliorare la rete, la qualità del servizio e l’accelerazione sul digitale, sono rimasti costanti; dall’altra afferma che per continuare ad investire e tornare a crescere è necessaria una revisione dell’organizzazione e una semplificazione del modello operativo.

I sindacati non sono d’accordo: nessun motivo per gli esuberi

Non si fa attendere la risposta di Riccardo Saccone, segretario nazionale SLC CGIL: “In base ai passati accordi con Vodafone, per quanto ci riguarda non c’è motivo alcuno per dichiarare esuberi.”

Saccone apre poi al confronto: “Siamo disponibili per verificare insieme la possibilità di percorsi di riconversione professionale, ma non c’è spazio per azioni traumatiche ed unilaterali”.

“Insieme a tutto il coordinamento delle Rsu - conclude il segretario nazionale della SLC CGIL - valuteremo con attenzione cosa ci dirà l’azienda nel prosieguo del confronto e come sempre decideremo con i lavoratori il miglior percorso".

Intanto l’Antitrust: avviata istruttoria contro Vodafone

Il nuovo piano industriale non è l’unico a far discutere. Sempre nella giornata di oggi, l’Antitrust ha avviato un’istruttoria contro Vodafone, per aver tenuto una condotta scorretta su alcune su alcune pubblicità relative a servizi fibra.

L’azienda di telefonia avrebbe omesso o non adeguatamente evidenziato le informazioni sulle caratteristiche dell’offerta: limitazioni tecnologiche e geografiche, differenze di servizi disponibili e di performance in funzione dell’infrastruttura utilizzata per offrire il collegamento in fibra.

Come si legge nel Bollettino settimanale dell’Autorità, la procedura potrebbe costringere a Vodafone a pagare una sanzione economica che oscilla dai 10 mila ai 5 milioni di euro.

Tra l’altro, non sarebbe la prima volta che l’Antitrust decide di aprire un’istruttoria contro l’azienda telefonica. Ad aprile per lo stesso motivo Vodafone dovette pagare una multa di 4,6 milioni di euro.

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