Wine Listening, ecco l’app che abbina musica al vino

Marco Ciotola

12 Ottobre 2019 - 18:33

Creata da una startup italianissima, abbina musica e vino grazie a intelligenza artificiale e big data

Wine Listening, ecco l’app che abbina musica al vino

Con Wine Listening nasce la possibilità di abbinare vino alla musica. Ha infatti già esordito l’app, di marca italianissima, che permette di creare una playlist musicale adatta alla degustazione di specifici tipi di vino.

L’applicazione, che conta 2,5 milioni di prodotti enologici, è frutto del lavoro di un’omonima startup nata tra Sora e San Donato.

A fondarla Gabriele Cedrone, ingegnere e e sommelier, e Marco Iacobelli, deejay e produttore musicale. I due hanno combinato le rispettive occupazioni quotidiane alle loro passioni, dando vita a un prodotto pensato principalmente per contesti ricreativi e di relax, ma valido anche per professionisti in settori come turismo e ristorazione.

Cos’è Wine Listening

Il processo associativo di Wine Listening è reso possibile grazie ad algoritmi di Intelligenza Artificiale e analisi dei Big Data.

Il tutto parte da un database notevole, che elenca più di 2,5 milioni di vini e propone un catalogo di 1600 vitigni, divisi per elementi come acidità, struttura e sentori.

Già operativa e al centro di diversi eventi culturali in scenari europei - il più recente a Barcellona - sarà presentata oggi all’Internet Festival Forme di Futuro di Pisa.

Come funziona

L’applicazione parte dal concetto che definisce la musica come in grado di modificare sensibilmente sapore e sensazioni garantite da uno specifico vino.

Per questo l’utente, dopo aver concesso all’app l’accesso al sistema audio del telefono, potrà fotografare l’etichetta del vino.

Quindi Wine Listening elaborerà le ricerche tramite un sistema messo a punto dal Crossmodal Research Laboratory di Oxford, fondato proprio sull’alto grado di connessione tra due elementi come vino e musica:

«Un brano musicale ascoltato durante la degustazione di un vino può alterare i parametri di valutazione, accentuando la percezione di buono o, al contrario, influendo in maniera negativa sulle caratteristiche olfattive-gustative».

Il metodo associativo utilizzato dalla piattaforme si chiama «metodo Spence», che produce un algoritmo in grado di combinare i suoni al vino analizzando più di 20 specifici parametri.

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