Zingaretti blinda Conte, ma detta le condizioni

Violetta Silvestri

08/06/2020

Nicola Zingaretti assicura Conte sull’appoggio al Governo. Ma non senza dettare condizioni: il momento è cruciale per il Paese e l’esecutivo è chiamato alla svolta. Così il segretario del PD ha lanciato un avvertimento

Zingaretti blinda Conte, ma detta le condizioni

L’occasione di parlare a tutto campo è offerta a Zingaretti dalla direzione nazionale del Partito Democratico, in corso in videoconferenza.

Il segretario dem ha avuto l’occasione di chiarire alcuni concetti chiave in uno dei momenti più cruciali e complessi della politica nazionale e, soprattutto, per la tenuta del Governo.

Lo ha ribadito a chiare lettere: l’esecutivo non ha altre alternative. D’altronde lo aveva già detto Zingaretti che senza questa maggioranza si sarebbe andati al voto.

L’appoggio a Conte c’è ancora e non ha mai vacillato: questo il messaggio dopo le polemiche sulla conferenza stampa del primo ministro il 3 giugno.

Tuttavia Zingaretti ha ribadito che occorre dare una svolta: quali sono le condizioni per restare al Governo?

Zingaretti avverte: “ora serve la svolta con gli alleati”

Il contrasto con Conte non c’è e alternative a questa maggioranza non ne vede Zingaretti, che parlando alla direzione nazionale del PD ha di fatto blindato il Governo.

Ma la situazione è cruciale e, per questo, anche il segretario dem ha voluto sottolineare che ci sono delle condizioni alle quali è legato il sostegno all’esecutivo del suo partito.

Nello specifico, Zingaretti ha avvertito presidente del Consiglio e, soprattutto, alleati al Governo:

“Lo scenario pretende scelte nuove e una decisiva svolta da svolgere con gli alleati, questo è il cuore del confronto con Conte in queste ore e che continuerà nelle prossime settimane, nessuna contrapposizione ma la necessità per tutti di un salto di qualità necessario.”

Cosa significa? Le condizioni per mantenere in vita l’esecutivo Conte sono così elencate:

“Ora servono risposte urgenti alle crisi industriali, come Mittal e Alitalia, e decreti come semplificazioni, sicurezza e provvedimenti urgentissimi nel campo della giustizia. Siamo a un momento cruciale in cui si giocano i destini della legislatura e il futuro dell’Italia”.

Temi fondamentali, da affrontare subito e con politiche adeguate. Il punto, però, è proprio la condivisione con Italia Viva e Movimento 5 Stelle. Il Partito Democratico non sembra intenzionato a ritardare queste riforme e, soprattutto, non appare più disposto ad accettare polemiche, ostruzionismo, ultimatum all’interno della maggioranza.

Zingaretti chiama tutti contro la destra populista

il segretario del PD non ha nascosto che differenze e distanze su questioni importati ci sono state e continuano ad esserci.

“So bene quante difficoltà abbiamo dovuto affrontare nel rapporto con gli alleati, sulla giustizia, sul garantismo, sul valore della politica e delle forze che la rappresentano. Eppure nell’esperienza e nell’azione di Governo si è evidenziato un approccio nuovo e certe barriere si sono incrinate permettendo importanti risultati.”

E il richiamo è andato anche al ruolo di queste alleanze ora la Governo contro la destra populista, che potrebbe travolgere ancora l’Italia e portarla all’isolamento europeo. Un invito a unioni in vista delle regionali?

Intanto, Zingaretti ha posto le condizioni del PD: sì a Conte ma operare subito per cambiamenti importanti.

Tra questi, una riforma fiscale nell’ambito della costituzione, la lotta alla disuguaglianza sociale e una vera discussione sul MES. Il fondo continua a essere visto come uno strumento utilizzabile dal PD, sul quale occorre superare le “diatribe ideologiche”.

Le prossime settimane saranno cruciali per l’Italia e il Governo: ci sarà la svolta invocata da Zingaretti?

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