La Class Action è un’azione legale collettiva portata avanti da un gruppo di persone e consumatori per richiedere la difesa dei propri diritti collettivi nei confronti di un’impresa o un ente.
In Italia la Class Action, termine del diritto di origine anglosassone tradotto in azione di classe, è stata introdotta con l’articolo 140-bis del Codice del Consumo entrato in vigore nel 2010.
I consumatori possono avvalersi della Class Action in via giudiziaria per la tutela di uno o più diritti specifici; caratteristica peculiare dell’azione di classe è che può essere utilizzata soltanto in seguito al danno causato da imprese private o dalla Pubblica Amministrazioni.
In Italia si sente parlare soprattutto di Class Action promosse da associazioni a difesa del consumatore e lo strumento giuridico a tutela dei diritti della collettività è, in realtà, tutt’oggi poco utilizzato, nonostante presenti molti vantaggi rispetto alle azioni legali individuali, tra cui la riduzione delle spese legali, la visibilità e l’impatto mediatico dell’azione legale collettiva e maggiore possibilità di resa da parte dell’impresa o dell’Ente pubblico accusato, nella maggior parte dei casi per motivi di immagine pubblica.
I soggetti privati lesi da un’impresa privata o dalla Pubblica Amministrazione per scopi personali possono ricorrere alla Class Action per la tutela di diritti omogenei e non differenti, ovvero per la tutela di un diritto specifico e univoco.
Al contrario, non è possibile ricorrere all’azione di classe per scopi di natura professionale, ovvero per la tutela di diritti collegati all’esercizio del proprio lavoro.
Per maggiori informazioni su cos’è la class action e su chi e come aderirvi potete consultare la nostra guida dedicata.