Concerti cancellati a causa del coronavirus: come e quando richiedere il voucher, cosa dice il Dl Rilancio e perché il Codacons minaccia la class action.
Sarà un’estate senza concerti. Gli eventi di musica live, infatti, sono incompatibili con il divieto di assembramento e per questo la maggior parte sono già stati cancellati o posticipati in inverno.
Tutti gli eventi da giugno a settembre sono a rischio annullamento, e agli spettatori delusi non resta che richiedere all’ente organizzatore l’erogazione di un voucher: una sorta di buono dello stesso valore della cifra pagata per l’evento annullato con il quale procedere all’acquisto di un nuovo biglietto.
Non è possibile avere indietro la somma pagata, cosa che viene espressamente esclusa dal Dl Rilancio sia riguardo i concerti che per altri settori (come il turismo).
La ragione è semplice: la restituzione delle somme farebbe calare a picco il settore, già messo a dura prova dall’emergenza in atto.
In questo articolo vedremo come procedere alla richiesta del voucher e le tempistiche da rispettare. Precisiamo che alcune associazioni a tutela dei consumatori hanno promesso una class action per rivendicare il diritto negato alla restituzione delle somme pagate.
Per i concerti posticipati niente rimborso né voucher
Se il concerto o l’evento viene posticipato e non annullato il biglietto resta valido, questo vuol dire che l’acquirente non potrà ottenere il rimborso della somma pagata e nemmeno il voucher dello stesso valore.
Unica chance è provare a vendere il biglietto sulle piattaforme autorizzate oppure effettuare la procedura di cambio nome.
Concerto cancellato, come e quando richiedere il voucher
Chi vuole chiedere il voucher deve farlo entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Dl Rilancio (quindi a partire dal 19 maggio 2020) o comunque fino ad un mese a partire dalla data di comunicazione della cancellazione del concerto.
La domanda va inviata al soggetto organizzatore dell’evento allegando il biglietto o l’email che attesta l’avvenuto pagamento del ticket.
Entro quando può essere utilizzato il voucher?
Il Dl Rilancio ha esteso la possibilità di utilizzare il voucher da 12 a 18 mesi dalla data di erogazione dello stesso.
Perché non è possibile avere indietro i soldi?
Una domanda che si fanno in molti. Questa però è la soluzione intrapresa dal Governo per evitare il collasso del settore: infatti manca la liquidità per poter restituire a tutti gli acquirenti le somme sborsate. Invece il voucher permette di sostenere la filiera della musica dal vivo, e degli eventi in genere, e di non lasciare completamente insoddisfatti chi ha comprato i biglietti.
Questo è quanto riporta il Dl Rilancio all’articolo 183, comma 11:
“L’emissione dei voucher previsti dal presente articolo, assolve i correlativi obblighi di rimborso e non richiede alcuna forma di accettazione da parte del destinatario.”
Voucher concerti: perché potrebbe esserci la class action
Se è vero che questa modalità è espressamente prevista dal decreto legge, è anche vero che lede i diritti dei consumatori ai quali dovrebbe essere garantita la possibilità di scegliere tra la restituzione del prezzo pagato o l’emissione del voucher.
Per questa ragione Codacons e Federconsumatori sono entrate in azione per chiedere una correzione da parte del Governo. In caso contrario non si esclude la possibilità di azioni collettive per ottenere i rimborsi.
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