Parole usate tutti i giorni ma che è impossibile tradurre. Vediamo le 10 più famose e curiose.
Come in tutte le lingue, anche in quella italiana esistono delle parole che non sono traducibili all’estero con nessun altro termine. Questo fenomeno si chiama realia, ovvero parole, proverbi, locuzioni, modi di dire intraducibili che denotano cose culture specifiche.
Sono vocaboli che esprimono emozioni, situazioni, concetti culturali impossibili da tradurre e quindi non in grado di trovare una corrispondenza in una lingua straniera. Ne esistono diverse nel nostro vocabolario, alcune parole le utilizziamo quotidianamente perché entrate con prepotenza nel lessico comune. Altre invece si usano più raramente ma sono comunque parole famose. Ne abbiamo scelte 10, tra le più usate e importanti, ecco quali.
Ecco 10 parole che non possono essere tradotte all’estero
- 10) Abbiocco: espressione tutta italiana che indica una sonnolenza improvvisa sopratutto dopo un pranzo pesante e l’inizio della digestione;
- 9) Tizio, Caio e Sempronio: modo di dire che si utilizza quando si deve indicare un gruppo di persone di cui non ci si ricorda o non si sa il nome;
- 8) Menefreghista: questa parola si usa per indicare una parola che si disinteressa di tutto e tutto curando solo i suoi interessi. Sinonimo potrebbe essere egoista;
- 7) Gattara: si tratta di una persona che ama e accudisce i gatti. Di solito si usa nei confronti di qualcuno di sesso femminile. In inglese c’è una espressione simile come Cat Lady ma non sta ad indicare la stessa cosa;
- 6) Apericena: questo è un neologismo entrato da poco nella nostra lingua, nato da un’esigenza di costume. Sta ad indicare un qualcosa che non è né un aperitivo né una cena vera e propria. È un aperitivo serale che sostituisce la cena in quanto accompagnato da un ricco buffet;
- 5) Rocambolesco: il significato della parola deriva da Rocambole, l’audace e spregiudicato protagonista dei romanzi d’appendice avventurosi dello scrittore francese P.-A. Panson du Terrail. Indica qualcosa di spericolato e avventuroso;
- 4) Qualunquista: dicesi tale una persona che mostra indifferenza o disprezzo nei confronti degli impegni e dei problemi del momento;
- 3) Pantofolaio: tipica persona che sta sempre sul divano in pantofole, in genere a guardate la tv senza fare nulla. Un vero e proprio pigro;
- 2) Boh: una delle espressioni più utilizzate dagli italiani che indicano con questo termine l’impossibilità di conoscere la risposta ad una domanda. Gli inglesi, francesi o spagnoli hanno bisogno di almeno due parole per esprimere il concetto;
- 1) Meriggiare: parola che indica una condizione ben precisa, lo stare rilassati a riposare all’ombra nelle prime ore del pomeriggio all’aperto in una giornata di sole a contatto con la natura. Non esiste in lingua straniera una parole simile.
Queste sono alcune delle più importanti parole italiane impossibili da tradurre all’estero. Troviamo anche termini come spaghettata, ti voglio bene (che è ben diverso da ti amo), culaccino, dietrologia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA