La disuguaglianza sta distruggendo il mondo, ma 100 milionari hanno la soluzione: pagare più tasse. In una lettera aperta al Forum di Davos, i super-ricchi chiedono imposte eque e, quindi, maggiori.
Un gruppo di milionari ha fatto un appello inconsueto: pagare più tasse per i super-ricchi è un atto di responsabilità verso il mondo e un’azione di difesa della democrazia.
Una lettera aperta e firmata da 100 Patriotic Millionaires, come si sono chiamati, ha riportato sotto i riflettori un tema urgente in questa fase post-pandemica: la disuguaglianza globale, che rischia di esacerbare conflitti e ingiustizie sociali diventate più acute con il Covid.
Nella cornice del World Economic Forum di Davos, evento di 5 giorni con lo scopo di trovare soluzioni ai problemi economici del mondo, i 100 super-ricchi hanno richiesto a gran voce di pagare più tasse. E hanno spiegato anche i motivi di questa pretesa non scontata.
Perché i milionari vogliono pagare più tasse
Un gruppo di oltre 100 persone tra le più ricche del mondo ha chiesto ai Governi di far pagare loro più tasse.
I Patriotic Millionaires hanno affermato che chi possiede ingenti ricchezze e patrimoni, in realtà, non ha realmente pagato la quota giusta per la ripresa economica globale dalla pandemia di coronavirus.
“Come milionari, sappiamo che l’attuale sistema fiscale non è equo”, hanno scritto in una lettera aperta inviata a Davos.
La richiesta non è passata inosservata visto che proprio due giorni fa Oxfam ha pubblicato dati poco incoraggianti sulle divergenze tra ricchi e poveri nel mondo. La pandemia ha aggravato le disuguaglianze e questo è un brutto segnale per la ricostruzione post-Covid.
Ci sono alcuni passaggi della missiva che meritano l’attenzione. Uno è questo, con un non troppo velato riferimento alle avventure in orbita di Musk e Bezos:
“La fiducia - nella politica, nella società, l’una nell’altra - non si costruisce in minuscole stanze laterali accessibili solo ai più ricchi e potenti. Non è costruita da viaggiatori spaziali miliardari che fanno fortuna con una pandemia ma non pagano quasi nulla in tasse e forniscono salari bassi ai loro lavoratori. La fiducia si costruisce attraverso la responsabilità, attraverso democrazie ben oliate, eque e aperte che forniscono buoni servizi e supportano tutti i loro cittadini.”
E non solo, la presa di coscienza di questi 100 milionari è ancora più profonda: il sistema fiscale nel mondo non è equo, hanno sottolineato. La conclusione del ragionamento è netta: “servirà una revisione completa di un sistema che fino ad ora è stato deliberatamente progettato per rendere i ricchi più ricchi. Per dirla semplicemente, ristabilire la fiducia richiede di tassare i ricchi.”
Per curiosità, tra i firmatari della lettera ci sono Nick Hanauer, un imprenditore statunitense e uno dei primi investitori nel gigante della vendita al dettaglio online Amazon e l’erede dell’impero Disney, Abigail Disney.
Cosa accadrebbe con imposte sui ricchi?
Ci sono calcoli precisi alla base della volontà di pagare più tasse per i ricchi.
Studi hanno dimostrato che una tassa sul patrimonio a partire dal 2% annuo per coloro con più di $5 milioni, 3% per le persone con più di $50 milioni e 5% per i miliardari potrebbe generare 2,52 trilioni di dollari all’anno.
Il gruppo ha affermato che tassare, per esempio, le 119.000 persone più ricche del Regno Unito a tali aliquote avrebbe raccolto 43,71 miliardi di sterline all’anno.
Il suggerimento è che tali fondi potrebbero essere utilizzati per eliminare i previsti aumenti delle tasse sull’assicurazione nazionale per finanziare l’assistenza sociale in Inghilterra, pagare gli stipendi di 50.000 infermieri e favorire un aumento permanente del credito universale.
A livello globale, 2.520 miliardi di dollari potrebbero far uscire 2,3 miliardi di persone dalla povertà e produrre abbastanza vaccini per il mondo.
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