1.200 euro per ogni studente che resta in Sicilia e cambia università

Teresa Maddonni

27/05/2020

1.200 euro di contributo per ogni studente che resta in Sicilia e cambia università. Questa è l’iniziativa della Giunta Musumeci per evitare il controesodo al Nord post COVID-19. Intanto molte sono le Regioni che si stanno organizzando con aiuti agli universitari.

1.200 euro per ogni studente che resta in Sicilia e cambia università

1.200 euro per ogni studente che resta in Sicilia e decide così di cambiare anche università. È questa l’iniziativa della Giunta Musumeci per evitare il nuovo controesodo al Nord dopo che il coronavirus ha fatto in modo che molti studenti tornassero dall’estremo settentrione nella terra natia.

Il decreto Rilancio ha stanziato dei fondi per la scuola e oltre alle iniziative in capo al ministero dell’Università e della Ricerca guidato da Gaetano Manfredi con l’obiettivo di uno sconto sulle tasse universitarie ampliando la no tax area, vi sono le singole iniziative regionali come quella della Sicilia.

Non è piaciuta tuttavia l’idea di voler “rubare” gli universitari agli atenei del Nord Italia tanto che molti rettori hanno ritenuto la scelta del presidente Nello Musumeci un vero e proprio “dumping” universitario, come sottolinea il Sole24Ore.

Vediamo nel dettaglio in cosa consiste la proposta della Sicilia di dare 1.200 euro a ciascuno studente che decide di restare in regione e cambiare anche università.

1.200 euro per ogni studente che resta in Sicilia e cambia università

La scelta di dare 1.200 euro a ogni studente che resta in Sicilia dopo il ritorno in regione per io COVID-19 e decide anche di cambiare università è della Giunta Musumeci.

Sembra che il coronavirus, e i soldi stanziati per la scuola dal dl Rilancio, abbiano fornito la possibilità a molti amministratori locali di tentare di ripopolare il proprio territorio, specie al Sud, terra da sempre di migranti verso il Nord.

La Regione ha deciso così di intervenite con una misura che vale 4 milioni di euro destinando 1.200 euro nel prossimo anno accademico a ogni studente che cambierà università e tornerà così dal Nord o dall’estero in Sicilia.

I soldi così stanziati andranno alle università che potranno non far pagare le tasse universitarie. Un generoso contributo per una scelta coraggiosa.

Tra le altre misure per attirare studenti in Sicilia, la Regione ha anche deciso di premiare gli studenti fuorisede rimasti in sicilia un bonus affitti di 500 euro come anche ha previsto 800 euro per gli universitari iscritti in un ateneo di Italia o all’estero che abbiano però un ISEE inferiore a 23.500 euro.

Pare che questo contributo al momento abbia interessato 10.000 studenti siciliani che sono solo una piccola parte dei fuorisede che studiano in altra università.

Bisognerà vedere poi se funzioneranno i 1.200 euro per ogni studente che deciderà di restare in Sicilia e cambiare così università a settembre.

Varie proposte per gli studenti universitari

Non solo i 1.200 euro della Regione Sicilia per gli studenti perché in tutte le regioni si avanzano proposte per gli universitari. Sono diverse le Regioni che si sono mobilitate con contributi per i giovani impegnati con lo studio e in particolare troviamo:

  • 250 euro dal Lazio e dalla Campania per acquistare Pc e tablet;
  • anticipo a luglio della seconda rata delle borse di studio in Sardegna.

Tra queste anche la proposta più articolata della Toscana:

  • 150 euro per marzo, aprile e maggio;
  • 250 euro una tantum per chi alloggia nelle residenze universitarie;
  • 450 euro ai fuorisede idonei per un posto alloggio;
  • 450 euro da scalare sulle rette (più mensa gratuita) per chi prende la borsa di studio nel semestre. 

In generale dei 290 milioni del decreto Rilancio per il diritto allo studio 165 milioni andranno per ampliare la no tax area come annunciato da Manfredi fino a 20.000 euro almeno, cui si aggiungono i 40 milioni di euro per il Fondo integrativo statale per gli 8.000 idonei non vincitori di borse di studio, elementi questi sui quali tuttavia si sta ancora lavorando.

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