“Il 2023 sarà un anno difficile”: la Bce lancia l’allarme. Cosa ha detto Lagarde

Stefano Rizzuti

26 Settembre 2022 - 19:16

La presidente della Bce, Christine Lagarde, lancia l’allarme per il 2023, annunciando che si prevede un anno difficile.

“Il 2023 sarà un anno difficile”: la Bce lancia l’allarme. Cosa ha detto Lagarde

L’Ue è attesa da un anno difficile dal punto di vista economico. La previsione è della presidente della Bce, Christine Lagarde, e viene espressa in audizione in commissione Affari economici all’Europarlamento. Il 2023, per Lagarde, “sarà sicuramente un anno difficile, molto probabilmente con il primo trimestre a crescita negativa dato che riteniamo che anche il quarto trimestre del 2022 sarà negativo”.

Le previsioni per i prossimi mesi e per l’inizio del nuovo anno non sono positive, anche se restano per il 2023 delle possibilità di crescita, seppur minima, per tutta l’area. Resta, però, un livello di incertezza molto elevato, anche perché secondo Lagarde a oggi è molto complicato prevedere il risultato finale della crescita nel 2023.

Inevitabilmente la guerra in Ucraina continua ad avere conseguenze economiche dirette sull’Ue, con prospettive che “si stanno facendo più fosche”: “L’inflazione rimane troppo alta ed è probabile resterà sopra i nostri target per un periodo esteso di tempo”. Vediamo cosa ha detto Lagarde all’Europarlamento e quali sono le prospettive per i prossimi mesi.

Perché rallenterà l’attività economica

Lagarde spiega in commissione che è atteso un rallentamento sostanziale dell’attività economica. E spiega questo scenario facendo riferimento a quattro motivazioni. In primis l’elevata inflazione che porta a ridurre la spesa e la produzione. Poi la forte domanda dei servizi sembra perdere forza. Ancora, si risente dell’indebolimento della domanda mondiale. Infine rimane un’incertezza elevata, come dimostrato dal calo della fiducia di famiglie e imprese.

Cosa farà la Bce sui tassi di interesse

La strada intrapresa dalla Bce, spiega Lagarde, è partita da dicembre ma sembra essere ancora lunga. Il riferimento è ai tassi d’interesse: “Abbiamo detto chiaramente che ci saranno altri rialzi, finché non arriveremo al tasso neutrale”, spiega Lagarde in audizione. La Bce, infatti, si aspetta un ulteriore aumento dei tassi che verrà stabilito riunione per riunione sulla base dei dati da valutare volta per volta. Poi si capirà se sarà necessario spingersi oltre per raggiungere l’obiettivo di un’inflazione al 2%.

Lo scudo antispread

Nella giornata che segue le elezioni politiche italiane e in cui si registra un nuovo rialzo dello spread, Lagarde è chiamata a rispondere anche sul tema dello scudo della Bce. Uno strumento, spiega, che non è pensato per un Paese specifico, ma per tutti quelli in difficoltà. A Lagarde viene chiesto se stia guardando all’Italia per l’utilizzo del Trasmission protection instrument (Tpi), ma la presidente della Bce ricorda che non si tratta dell’unico strumento in mano all’istituzione comunitaria bancaria.

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