In 3 punti, ecco cosa osservano oggi gli investitori: dalle crypto alla Fed fino alla Cina, cosa succede nei mercati globali?
Mercati meno euforici oggi, con l’Asia a smorzare il sentiment.
I titoli azionari asiatici sono scivolati al ribasso, mentre il dollaro è rimasto stabile, con gli investitori che attendono i verbali dell’ultima riunione politica della Federal Reserve (domani) per valutare i tempi e la portata dei possibili tagli dei tassi di interesse quest’anno.
Intanto, l’attenzione dei trader si sta concentrando su Nvidia, una delle principali aziende che alimentano la frenesia dell’intelligenza artificiale, e su ciò che diranno gli utili della società di mercoledì sulla crescita del settore.
Intanto, l’oro è tornato lentamente verso il picco storico di lunedì, mentre i prezzi del petrolio greggio sono diminuiti a causa dei timori che i tassi di interesse statunitensi rimangano alti più a lungo, mentre i funzionari della Fed hanno mantenuto una visione cauta su un recente allentamento dell’inflazione.
In questa cornice, 3 fattori sono sotto la lente degli investitori oggi.
1. Slancio crypto
I prezzi delle criptovalute sono aumentati sulla scia dei segnali positivi verso l’approvazione da parte degli Stati Uniti degli ETF che investono direttamente nel secondo token più grande, Ether, un passaggio da una prospettiva più pessimistica della scorsa settimana.
Secondo gli esperti di mercato, l’approvazione degli ETF spot su Ether negli Stati Uniti segnerà l’adozione dell’intero settore delle altcoin, agendo quindi come un importante fattore rialzista.
Il Bitcoin è salito fino a 71.957 dollari e l’ether è balzato a 3.720,80 dollari, raggiungendo entrambi livelli che non si vedevano dal 9 aprile. Sycamore, analista di IG prevede che il Bitcoin testerà nuovamente il massimo storico di 73.803,25 dollari nei prossimi giorni prima di spingere verso gli 80.000 dollari.
2. Aspettative Fed
I mercati attualmente tengono conto di circa 41 punti base di riduzione dei tassi da parte della Fed quest’anno, con un taglio di un quarto di punto pienamente scontato per novembre.
Gli operatori si sono affrettati a ricostruire le scommesse sull’allentamento dopo che i dati di inizio mese hanno mostrato che le pressioni sui prezzi al consumo si sono attenuate in aprile, dopo una serie di tre mesi di sorprese al rialzo all’inizio dell’anno.
Anche così, però, i funzionari della Fed restano riluttanti a dichiarare che l’inflazione sta tornando sotto controllo, con il vicepresidente Philip Jefferson che ha affermato lunedì che era troppo presto per dire se il rallentamento è davvero “di lunga durata”, e il vicepresidente Michael Barr che ha sottolinetao la necessità di una politica restrittiva per più tempo.
3. Cina
In Asia, le difficoltà economiche della Cina rimangono sotto i riflettori, con nuovi dati che mostrano pochi segnali di inversione di tendenza nel suo settore immobiliare afflitto dal debito.
I governi locali hanno ottenuto le minori entrate in otto anni attraverso la vendita di terreni lo scorso mese, dimostrando le tensioni fiscali da affrontare visto che dipendono da tali entrate per una grossa fetta del loro reddito totale.
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