Buone notizie per i contribuenti, aumentano di 38 euro le detrazioni riconosciute ai genitori con figli studenti. Ecco chi può avvalersene e quali spese sono comprese.
Aumentano di 38 euro le detrazioni per chi ha figli studenti, ecco come cambiano le agevolazioni fiscali riconosciute per la frequenza delle scuole primaria e secondaria e come avere i maggiori importi.
La Legge di Bilancio 2025 ha riconosciuto ai genitori una maggiorazione della detrazione prevista per la frequentazione delle scuole dell’obbligo. In particolare, il comma 13 dell’articolo 1 della legge 207 del 2024 ha previsto che la spesa massima per la quale è possibile usufruire della detrazione fiscale passa da 800 euro a 1.000 euro.
Ecco perché le detrazioni aumentano di 38 euro per chi ha figli studenti.
Detrazioni per frequenza scuola, arrivano 38 euro in più
L’articolo 15 del Tuir, comma 1, lettera e-bis, prevede la detrazione del 19% delle spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado (scuole superiori) del sistema nazionale di istruzione.
Gli importi della spesa massima che può fruire dell’agevolazione nel tempo sono cambiati e dal 2019 sono pari a 800 euro. La Legge di Bilancio 2025 aumenta tale importo fino a 1.000 euro. Se fino al 2024 si poteva ottenere un risparmio di imposta di 152 euro, ora si ottengono 190 euro, cioè 38 euro in più.
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Per quali spese si possono ottenere 38 euro in più di detrazione fiscale?
Le detrazioni per le spese scolastiche sono riconosciute per la frequenza di:
- scuole dell’infanzia (scuole materne);
- scuole primarie e scuole secondarie di primo grado (scuole elementari e medie);
- scuole secondarie di secondo grado (scuola superiore).
La detrazione spetta per iscrizione a enti pubblici o scuole paritarie private.
Come precisato dalla Circolare 13.05.2011 n. 20/E, risposta 5.3, la detrazione spetta anche per l’iscrizione presso i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati, in quanto riconducibili alla formazione scolastica secondaria.
Le spese che possono essere portate in detrazione sono:
- tasse versate a titolo di iscrizione e frequenza;
- mensa scolastica e servizi scolastici integrativi. Per tali spese, la detrazione spetta anche quando il servizio è reso per il tramite del Comune o di altri soggetti terzi rispetto alla scuola;
- gite scolastiche, assicurazioni, ogni altro contributo scolastico finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa deliberato dagli organi d’istituto (ad esempio eventuali corsi di teatro, cinema, lingua, anche se non sono a frequenza obbligatoria);
- servizio di trasporto scolastico anche se reso da un soggetto diverso dalla scuola, ad esempio messo a disposizione dal Comune.
Dal punto di vista pratico non cambiano le istruzioni, sarà necessario indicare nel modello 730 o nel modello Redditi Persone Fisiche le spese sostenute per l’istruzione.
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