4 temi da non perdere per iniziare la giornata dei mercati

Violetta Silvestri

08/12/2023

I riflettori dei mercati si accendono oggi su almeno 4 temi cruciali per gli investitori: cosa c’è da sapere per iniziare la giornata di scambi?

4 temi da non perdere per iniziare la giornata dei mercati

La giornata dei mercati è focalizzata su almeno 4 temi chiave per orientare gli investitori in un contesto finanziario ed economico così complesso.

Il calendario europeo è piuttosto spoglio di dati, ma non quello Usa dal quale si attendono i nuovi dati sulle buste paga del lavoro non agricolo e del tasso di disoccupazione. Questi risultati sono molto attesi e daranno indicazioni interessanti sullo stato di salute delle più grande potenza mondiale, soprattutto in vista della riunione Fed del 13 dicembre.

L’Ue rimane comunque sotto i riflettori con la riunione Ecofin dei ministri delle Finanze dei 27 Stati. L’incontro si preannuncia difficile ma storico, poiché dovrà trovare un accordo sulle nuove regole del Patto di Stabilità.

L’attenzione degli investitori in questa giornata di scambi è alta anche nei confronti delle aspettative su obbligazioni, tassi di interesse e movimenti dello yen, con 4 temi chiave.

1. Nuove scommesse sulla Bank of Japan

Il rally dello yen si è esteso, con i trader che scommettono su una Banca del Giappone più aggressiva, pronta ad abolire l’ultimo regime di tassi di interesse negativi al mondo molto prima di quanto si pensasse in precedenza.

Negli scambi asiatici la valuta si è apprezzata dell’1,1% rispetto al dollaro, dopo aver brevemente balzato di quasi il 4% durante la sessione di New York. Giovedì 7 dicembre il governatore Kazuo Ueda ha dichiarato che si prospetta un anno “ancora più impegnativo” e questa sua espressione è stata interpretata dai trader come un segno di cambiamento imminente della politica monetaria.

Le conseguenze di tassi sopra lo zero in Giappone, e in particolare la possibilità che la BOJ effettui un rialzo mentre il resto del mondo taglia il costo del denaro, potrebbero essere enormi poiché potrebbero innescare una liquidazione dei carry trade e una riorganizzazione del flusso di capitali giapponesi.

La prossima riunione della BOJ è prevista per il 19 dicembre. Prima di allora si incontreranno la BCE, la Banca d’Inghilterra e la Fed, con i mercati che si aspettano che i tassi rimarranno invariati.

2. Nessun accordo in Europa

I ministri delle Finanze dell’Unione Europea stanno ancora cercando un accordo sulle nuove regole fiscali.
Durante i colloqui notturni ci sono stati progressi per trovare una soluzione condivisa sul Patto di Stabilità, ma alcuni punti sono ancora irrisolti.

L’incontro previsto per oggi, venerdì 8 dicembre, non vedrà discussioni più approfondite, hanno detto le persone, aggiungendo che si prevede che il lavoro continuerà nei prossimi giorni.

Il nodo è un’intesa sulla eliminazione graduale del debito, con i Paesi più indebitati - tra i quali l’Italia ma non solo - che chiedono maggiore flessibilità rispetto alle vecchie regole.

3. Attenzione ai dati Usa

I trader obbligazionari che hanno alimentato il rally nel mercato dei titoli del Tesoro americano da 26mila miliardi di dollari stanno per scoprire le loro intuizioni di investimento sono giuste.

L’attenuazione dei dati sull’inflazione e sull’occupazione nell’ultimo mese ha convinto gli investitori che la Federal Reserve ha finito di aumentare i tassi di interesse e ha alimentato scommesse su tagli di almeno 1,25 punti percentuali nei prossimi 12 mesi.

Nel mix di dati in arrivo venerdì 8 dicembre - ore 14.30 italiane - sarà svelato un rapporto chiave sul mercato del lavoro statunitense che offrirà indicazioni su quanto davvero si stia raffreddando l’economia.

4. Come investire? Alcuni avvertimenti

Secondo Marko Kolanovic, capo stratega del mercato di JPMorgan, l’anno prossimo gli investitori azionari statunitensi si troveranno in una situazione di perdita.

L’esperto ha avvertito i clienti che le azioni e altri asset rischiosi non saranno in grado di sostenere alcun potenziale rally senza sostanziali tagli dei tassi di interesse da parte delle banche centrali (e non lo prevede, a meno che i mercati non scendano in modo evidente o l’economia non entri in stallo).

Per questo motivo, Kolanovic ha affermato che gli investitori dovrebbero optare per contanti o obbligazioni rispetto alle azioni.

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