Dopo l’inchiesta pubblicata dal Wall Street Journal i minori possono usare Instagram in sicurezza? Ecco alcuni consigli per far utilizzare Instagram ai minori (min. 13 anni).
Non è certo un fulmine a ciel sereno, ma è evidente che lo studio condotto dal Wall Street Journal cambia la prospettiva sull’uso dei social: il 32% degli adolescenti prova disagio nei confronti del proprio corpo per colpa di Instagram.
Se infatti Mark Zuckerberg, presidente di Facebook e Instagram, era già stato messo sotto torchio per la questione “salute mentale dei minori”, ora si ha uno studio a supporto delle accuse. Zuckerberg aveva più o meno velatamente ammesso un qualche problema dietro i social gestiti dalla sua compagnia e aveva anche promesso una risoluzione di alcuni parametri.
Nel frattempo che la promessa di una versione di Instagram adatta ai minori di 13 anni esca- come è stato per l’altro gigante dell’intrattenimento per minori Youtube - ecco alcuni consigli per poter lasciare in sicurezza i propri figli su Instagram.
5 consigli pratici per navigare in sicurezza su Instagram
Alcuni di questi consigli sono utili a tutti, anche a chi non ha più voglia di stare male durante la post vacation blues, lo stato di stress da rientro dalle vacanze per intenderci.
Altri invece sono pensati per avere un maggior controllo sul dispositivo in mano al bambino o sul proprio che però è usato anche dal proprio figlio o figlia. La regola di base è che sotto i 13 anni l’uso di Instagram è fortemente sconsigliato . Per questo i consigli non sono rivolti ai minori di 13 anni. Quindi ecco i 5 consigli per lasciare in sicurezza l’uso di Instagram ai propri figli.
1. Avere un profilo privato
A tredici anni avere uno smartphone è ormai la regola, anche se certe applicazioni limitano l’utilizzo a un pubblico di una certa età, solitamente dai 14 anni in su.
È difficili controllare il cellulare del proprio figlio, soprattutto durante l’adolescenza, ma si può provare ad affrontare un discorso di sicurezza e invitare ad avere un profilo privato.
Come avere un profilo privato e quindi con approvazione dei follower? Facilissimo, basta:
- andare sul proprio profilo
- aprire le impostazioni
- scegliere l’opzione “privacy”
- scegliere l’opzione “account privato”
2. Nascondere i commenti e le parole offensive
In questa età uno degli aspetti più delicati è la gestione delle critiche, dei commenti offensivi e del bullismo. Su Instagram si può tentare di arginare il fenomeno limitando alcuni commenti. Ecco come:
- andare sul proprio profilo
- aprire le impostazioni
- scegliere l’opzione “privacy”
- scegliere l’opzione “parole nascoste”
- scegliere cosa limitare: nascondere commenti offensivi, altre tipologie di commenti, le richieste di messaggi potenzialmente offensivi e addirittura una serie di parole che non si vuole far leggere ai propri figli (si crea una lista)
3. Monitorare l’account del minore
Forma un po’ più invasiva, sulla quale bisognerebbe essere d’accordo con i propri figli, che per quanto piccoli hanno comunque una propria testa, è la gestione in comune del profilo.
Il genitore può collegare il profilo del minore al proprio e con un semplice doppio tocco sulla foto del proprio profilo passare a quella del figlio e viceversa. In questo modo si possono controllare messaggi o commenti strani e nel caso bloccare sul nascere una molestia o un offesa gratuita.
4. Limitare i contenuti sensibili
Su Instagram si parla e si pubblica di tutto, dalla politica agli scatti intimi, che per natura comunque non pornografica potrebbero però turbare un minore. Esiste la possibilità di limitare alcuni contenuti. Ecco come:
- andare sul proprio profilo
- aprire le impostazioni
- scegliere l’opzione “account”
- scegliere l’opzione “controllo dei contenuti sensibili”
- scegliere il grado di limitazione preferito
5. Condividere il momento di utilizzo
Si può inoltre pensare a un metodo di affiancamento per i più piccoli. Instagram è tante cose e molte sono positive, creative, colorate e artistiche, ma anche informative, educative etc etc. Per questo l’uso non è del tutto sconsigliato, anche per i più piccoli, ma con una supervisione.
Pensiamo per esempio a un pomeriggio di attività di disegno con la guida di una influencer artista di sottofondo. Un momento da condividere, sicuramente più adatto ai bambini al di sotto dei dieci anni che alla categoria qui indicata (13 anni).
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