Per l’ABI, è maggio 2015 il mese che ha sofferto di più della situazione bancaria in Italia, un nuovo record. Notizie positive sul fronte dei prestiti in aumento.
Secondo un’indagine del bollettino mensile dell’ABI, si registra in Italia un nuovo record sulla sofferenza delle banche.
L’ABI, l’associazione che riunisce gli istituti di credito italiani, ha svolto l’indagine su un campione rappresentativo di banche, un numero pari a 78 istituti, rappresentanti l’80% del mercato.
Lo studio spiega come continui, inesorabile, il calo delle obbligazioni a lungo e medio termine, dato che incide sulla raccolta complessiva dell’indagine dell’ABI. Al contrario, lo stesso bollettino, dà buone notizie per il fronte dei prestiti; sembra, infatti, nonostante le banche siano restie a concedere prestiti, soprattutto a giovani, per la rischiosità che potrebbero incorrere, ci sia un boom che arriva ai massimi storici dal 2012. Le banche agevolano il cliente: i tassi di interesse sono offerti al minimo di punti percentuale, per i mutui si parla di tasso fisso al 2,75%.
Cosa si intende per sofferenza bancaria?
La sofferenza bancaria è dovuta al continuo e inarrestabile deterioramento della qualità del credito. Secondo l’indagine dell’ABI, quest’anno, precisamente nel mese di maggio, il sistema bancario italiano ha subito la sofferenza di 193,7 miliardi di euro, lordi. Una crescita che si impennata rispetto al mese di aprile dello stesso anno. Per il valore delle sofferenze al netto di parla di 83,4 miliardi di euro, contro gli 82,3 del mese di aprile.
In crescita i prestiti per privati ed imprese
Aldilà della sofferenza bancaria, lo studio dell’ABI registra una crescita dei prestiti bancari, sia a imprese che a famiglie, che tocca i massimi dal 2012 a giugno 2015.
Si stima che il totale dei finanziamenti ha riportato una variazione tendente allo zero (-0,1%) a giugno, contro il picco in negativo del mese di novembre 2013 (-4,5%).
Dal 2007 sono, inoltre, aumentati i prestiti all’economia di privati e imprese; ai primi si è passati ai 1.833 miliardi di euro, contro 1.673, per i secondi si parla di 1.415,5 miliardi di euro, rispetto ai 1.279.
Calo sulla raccolta delle obbligazioni a lungo e medio termine
Nel mese di giugno si è registrato un calo per quanto riguarda la raccolta delle obbligazioni a lungo e medio termine, in punti percentuali si parla del -14,8%, ovvero, 71 miliardi in meno su base annua nelle Casse dello Stato.
Si stima, inoltre, un aumento dei depositi che salgono, nel 2015, di 47,5 miliardi di euro, rispetto al 2014.
I dati dell’ABI rilevano che nella totalità, l’andamento della raccolta trova una diminuzione di 23,4 miliardi di euro rispetto all’anno precedente.
Tassi medi di prestiti e mutui
Il tasso medio sul totale dei prestiti del mese di giugno 2015 è arrivato ai minimi storici, con un risultato pari al 3,42%. Il tasso medio sulle operazioni di finanziamento alla imprese si è collocato al 2,10%, il valore più basso dall’anno 2010; il tasso medio, invece, per le nuove operazioni per acquisto della casa si è attestato al 2,75%.
Interessante, a tal proposito, notare come sul totale delle nuove erogazioni di prestiti e mutui, quasi i due terzi dei clienti hanno scelto un tasso di interesse fisso anziché variabile.
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