Con 50 anni di storia alle proprie spalle il gruppo Costamp è pronto a cogliere le numerose opportunità che il mercato può offrire, soprattutto sui mercati internazionali. In attesa dell’evento con gli investitori istituzionali Money.it ha intervistato Marco Corti, presidente e amministratore delegato della società
Mentre cresce l’attesa per l’AIM Investor Day del 27 novembre prossimo, Money.it prosegue la rassegna di interviste con i capi azienda delle principali società protagoniste della manifestazione.
Con 50 anni di storia alle spalle, il gruppo Costamp presenterà alla platea di investitori istituzionali dell’Investor Day dedicato ad AIM Italia i propri modelli di business, gli outlook e le strategie da implementare nel prossimo futuro. Abbiamo chiesto a Marco Corti, Presidente e amministratore delegato del gruppo qualche anticipazione.
Marco Corti, Presidente e amministratore delegato del gruppo Costamp
Dott. Corti quali sono i pilastri su cui si basano i business del gruppo Costamp?
Innanzitutto Costamp è un gruppo industriale che da 50 anni (l’azienda è nata nel 1968) si occupa della produzione di stampi per la pressofusione, stampi a bassa pressione e gravità e per l’iniezione termoplastica. I nostri mercati di riferimento sono in primis quello dell’automotive e in misura minore quello delle applicazioni industriali. Quando siamo nati l’azienda contava poco più di 10 addetti mentre ad oggi ne contiamo circa 330 in Italia fra gli stabilimenti in Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna. Più di recente abbiamo aperto alla pressofusione di alluminio e magnesio sia ad alta che bassa pressione.
Quest’anno oltre alla ricorrenza dei 50 anni dalla fondazione avete compiuto anche un importante passo per il gruppo, la quotazione su AIM di Borsa Italiana. Siete soddisfatti?
Diciamo che la quotazione in Borsa non era una nostra priorità, ci siamo però trovati coinvolti in questo processo in seguito all’acquisizione di una società giù quotata sul segmento AIM Italia, la Modelleria Brambilla. Nei nostri intenti avrebbe dovuto essere un’operazione prettamente industriale ma poi si è trasformata anche in un’operazione finanziaria a tutti gli effetti. Per noi non è stato un problema affrontare questa circostanza in quanto avevamo già le carte in regola e i requisiti per poter accedere ad un mercato gestito da Borsa Italiana. Grazie al reverse takeover su Modelleria Brambilla ci siamo ritrovati sul listino dedicato alle PMI italiane e devo dire che si è rivelata anche un’ottima operazione di marketing: abbiamo ottenuto un maggior riconoscimento del brand sul territorio.
L’attuale scenario caratterizzato da una molteplicità di frizioni a livello internazionale rischia di innescare un potenziale rallentamento nelle economie avanzate. Vedete maggiori rischi od opportunità in questa fase?
Noi come gruppo vediamo solo opportunità e non rischi nell’attuale scenario economico. Costamp è infatti un player di riferimento a livello internazionale, prova ne sono i numerosi riconoscimenti che riceviamo dai nostri clienti e non solo in Italia. Il 29 dicembre prossimo, ad esempio, Fiat Chrysler ci ha convocato a Detroit per prender parte alla presentazione tecnica dei prodotti e delle tecnologie rivolte al mercato automotive statunitense. Quest’anno abbiamo seguito pedissequamente il business plan predisposto lo scorso anno: ad oggi abbiamo un portafoglio ordini di tutto rispetto che è stato recentemente arricchito con quattro grossi ordini negli Stati Uniti. Il prossimo anno passeremo all’attuazione della seconda fase dell’Horizon 2020, programma Quadro europeo per la Ricerca e l’Innovazione, e rafforzeremo il presidio sul mercato statunitense. Insomma, le opportunità ci sono e noi siamo pronti a coglierle.
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