AS Roma: nei primi nove mesi dell’esercizio 2019-2020 perdite per 126 milioni di euro. Senza Champions League l’unica possibilità per fare cassa sarà offerta dal calciomercato.
AS Roma: il bilancio dell’esercizio 2019-2020 potrebbe portare il club giallorosso a lasciar partire alcuni pezzi pregiati nella prossima sessione di calciomercato.
I primi nove mesi, infatti, si sono chiusi con un rosso di 126,4 milioni di euro: se a questo ci aggiungiamo lo stallo nella trattativa che doveva portare al passaggio di proprietà da Pallotta a Friedkin ne consegue che quello in casa giallorossa non è un periodo particolarmente fortunato.
A far luce sui conti dell’AS Roma è la stessa società giallorossa che nella relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione per l’assemblea degli azionisti che dovrebbe tenersi tra il 26 e il 29 giugno, durante la quale verrà preso atto della situazione patrimoniale della società al 31 marzo 2020 e con la quale dovrebbe essere deliberato un nuovo aumento di capitale, ha illustrato i dati economici dei primi nove mesi dell’esercizio 2019-2020.
Nel dettaglio, si parla di un nuovo aumento di capitale tra gli 85 e i 90 milioni di euro, cifra di cui a questo punto dovrà farsi carico James Pallotta in quanto la trattativa per la cessione a Dan Friedkin appare tutt’altro che vicina alla chiusura.
Un bilancio che avrà conseguenze importanti sulla prossima sessione di calciomercato, specialmente se la Roma non dovesse centrare la qualificazione alla prossima Champions League, obiettivo al momento piuttosto lontano.
AS Roma: primi nove mesi di esercizio in rosso di 126,4 milioni
La Roma ha chiuso i primi 9 mesi dell’esercizio 2019-2020 con una perdita netta di 126,40 milioni di euro. Una perdita riferita alla sola capogruppo AS Roma SpA; se invece si tiene conto di tutte le società rientranti nel perimetro del gruppo, allora la perdita netta al 31 marzo 2020 è persino più elevata in quanto pari a 139,60 milioni di euro.
Il patrimonio netto è negativo per 26,80 milioni di euro, mentre al 31 dicembre scorso questo era in positivo per 15,10 milioni di euro.
Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2020, invece, è negativo per 178,30 milioni di euro: 50,90 milioni di euro in meno se si fa riferimento al 30 giugno 2019.
Dati allarmanti, la cui colpa - almeno secondo quanto si legge nella relazione dell’assemblea - sarebbe sia della mancata qualificazione alla Champions League 2019-2020 che delle poche plusvalenze realizzate in questo esercizio.
Per capire quanto ha influito la mancata qualificazione alla Champions League sul bilancio della Roma, basta analizzare la voce “ricavi complessivi”: questi sono pari a 140,80 milioni di euro contro i 257,90 milioni dello stesso periodo nello scorso anno.
L’indebitamento finanziario netto adjusted di A.S. Roma S.p.A. al 31 marzo 2020 è pari a 280,50 milioni di euro; mentre per l’intero gruppo si attesta a 278,50 milioni di euro.
AS Roma e l’esigenza di vendere
La Roma non solo ha esigenza di vendere, ma anche di mettere a bilancio delle plusvalenze. Anche perché la classifica al momento non sorride ai capitolini, e in caso di mancata qualificazione alla Champions League 2020-2021 il calciomercato sarà l’unica occasione per recuperare dalle perdite attese.
Al momento i calciatori della Roma che hanno mercato e potrebbero far segnare un’importante plusvalenza a bilancio sono due: Zaniolo (che però sta recuperando dal brutto infortunio subito nel corso della stagione) e Pellegrini.
Sul primo c’è la Juventus, la quale però sarebbe bloccata dalla valutazione del cartellino data dalla Roma e dalle condizioni del calciatore; sul secondo si parla di Inter, ma al momento di concreto non c’è nulla.
A questo punto non si escludono operazioni come quella che la scorsa stagione ha portato Luca Pellegrini alla Juventus e Spinazzola alla Roma; uno scambio che grazie alla valutazione dei due cartellini ha permesso ad entrambe le società di mettere a bilancio un’importante plusvalenza.
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