In estate le attività da fare al mare sono molteplici, tra queste l’utilizzo di un acquascooter. Ma quanto costa comprarlo o noleggiarlo? Una volta acquistato si devono conoscere le regole e limiti.
L’estate si sta avvicinando e per molti amanti del mare inizia la stagione del divertimento in spiaggia. Ragionando sulle attività da svolgere in vacanza si nomina sempre una lunga lista di azioni, ma l’utilizzo di un acquascooter non viene quasi mai in mente.
Eppure l’acquascooter è un mezzo divertente con il quale ravvivare il pomeriggio dopo l’abbondante pasta fredda mangiata sotto l’ombrellone. Si può pensare all’acquisto, oppure al più semplice noleggio, ma in entrambi i casi ci sono delle regole e dei limiti da rispettare.
Quanto costa comprare o noleggiare un acquascooter?
Un acquascooter, o moto d’acqua, è “un’unità da diporto che utilizza un motore a propulsione con una pompa a getto d’acqua come fonte primaria di propulsione e destinata a essere azionata da una o più persone sedute, in piedi o inginocchiate sullo scafo, anziché al suo interno” ( Codice della Nautica da Diporto n.171).
Con questa definizione si intendono le moto d’acqua che ogni estate si possono vedere sfrecciare lungo le coste italiane. Ma quanto costa uno di questi mezzi? La produzione di acquascooter non è molto vasta e a dominare il mercato sono Yamaha e Kawasaki. I prezzi si aggirano da un minimo di 8 mila euro a un massimo di 20 mila euro.
Alcuni esempi di prezzi e modelli:
- modello Yamaha GP1800: 20.000/21.000 euro;
- modello EX (della categoria recreation): prezzo di base di 8.000/9.000 euro;
- modello STX-15F: 11.999 euro;
- modello Ultra LX 160hp: 13.990 euro;
- modello Ultra 310R: 20.000/21.000 euro.
Su siti di vendita di beni usati non mancano le occasioni. Tra le proposte per gli acquascooter - che è meglio cercare nelle stagioni autunnali e invernali - si possono trovare offerte tra i 1.500 ai 15 mila euro. Il divario del prezzo è dovuto all’età del mezzo, ma anche agli extra.
Infine, per potersi accaparrare almeno un giorno in sella a una moto d’acqua, esiste la possibilità di noleggiare il mezzo per un giorno o più. Il costo in questo caso varia a seconda della Regione dove si intende farlo, infatti le regole gestite a livello locale fanno variare anche il costo del noleggio.
Alcuni esempi:
- Sicilia, con circa 900 euro al giorno
- Liguria, con 250euro al giorno
- Puglia, con 1.920 euro al giorno
- Sardegna, con 1.200 euro al giorno
Quali sono le regole, i limiti e i divieti per l’utilizzo dell’acquascooter
Le moto d’acqua non sono un gioco, anche se ci somigliano. In realtà sono molto più simili a delle moto di strada e per questo esistono delle regole. Infatti si devono tenere in considerazione i bagnanti a rischio in caso di un uso senza regole di mezzi piuttosto potenti.
Per questo per guidarle occorre una patente nautica e rispettare tutta le norme di circolazione e sicurezza previste. Tali regole sono contenute nel Codice della navigazione, in quello della Nautica da Diporto, oltre che nelle ordinanze dei Comuni e in quelle delle Capitanerie di porto. Spetta a questi enti emanare le regole e ai Comuni farle rispettare.
Ma cosa serve per guidare un acquascooter? Ecco alcune regole basilari:
- occorre essere in possesso della patente nautica, a prescindere dalla cilindrata (legge entrata in vigore il 15 settembre 2005);
- usare la moto d’acqua in condizioni di meteo buono;
- rispettare la distanza di sicurezza dalla costa, cioè 1,6 km dal bagnasciuga;
- osservare i limiti di velocità, ovvero 20 km/h;
- seguire le norme previste dalla gestione locale.
In caso di mancato rispetto delle norme nautiche sono previste delle multe. Queste variano a seconda della località e delle Regioni. Per esempio, per mancanza di patente nautica, è stata rilasciata una multa a Ravenna di oltre 3 mila euro, ma in altri casi si è arrivati anche a 5 mila.
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