Acquirente Unico, società che gestisce le scorte di petrolio, ha collocato obbligazioni a 7 anni con cedola 2,8%
Acquirente Unico colloca obbligazioni per 500 milioni di euro. La società pubblica partecipata dal Gestore dei Servizi Energetici SpA e che si occupa della detenzione e gestione delle scorte petrolifere italiane tramite l’Organismo Centrale di Stoccaggio, si è rivolta al mercato per raccogliere nuovi fondi e rifinanziare debiti in scadenza. Per Acquirente Unico, azienda nata nel 1999 a Roma, si tratta della prima volta sul mercato dei capitali.
L’obbligazione Acquirente Unico è stata collocato presso investitori istituzionali italiani ed esteri per un importo complessivo di 500 milioni di euro e taglio minimo di sottoscrizione di 100.000 euro. Il bond è senior unsecured e corrisponde una cedola a tasso fisso pari al 2,80% per sette anni. Il rimborso è previsto in unica soluzione a scadenza salvo possibilità di richiamo anticipato come previsto dal regolamento del prestito obbligazionario. Il funding di Acquirente Unico – si apprende da una nota della società – è “finalizzato a finanziare gli acquisti di scorte petrolifere per lo sviluppo del piano industriale di OCSIT e a rimborsare il finanziamento bancario preesistente”.
Obbligazioni Acquirente Unico
Il rating Standard & Poor’s del bond Acquirente Unico è pari a quello dello Stato, cioè BBB con outlook stabile. Nell’attribuzione del rating, gli analisti di S&P sottolineano il ruolo centrale svolto in Italia da Acquirente Unico per “supportare il funzionamento del mercato energetico”. Banca IMI ha agito in qualità di rating advisor. Per il momento non è prevista la quotazione del bond sui mercati regolamentati.
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