La responsabilità non è sempre del Comune o dell’ente proprietario della strada su cui avviene il danno: per tutelarsi occorre l’assicurazione per eventi atmosferici.
Quando l’auto viene danneggiata da un albero caduto o da grossi rami, chi paga? Il crollo degli alberi è un fenomeno purtroppo molto diffuso anche in Italia, dove il verde dei pini abbellisce le strade da Nord a Sud: dalle vie di città, fino alla campagna, troviamo betulle, platani e cipressi ad ossigenare l’aria e a fare ombra quando l’estate il sole batte forte.
I forti temporali, le trombe d’aria e le nevicate, spesso in abbinamento alla scarsa manutenzione dei giganti verdi, sono la causa principale delle cadute che provocano danni a pedoni e automobili, quindi alla viabilità e ai tralicci della corrente.
A pagarne le spese sono soprattutto le auto che transitano nel momento sbagliato e quelle in sosta, spesso schiacciate dagli alberi o da parte di essi. In quei casi bisogna avere una assicurazione sugli eventi naturali che provveda a pagare i danni al proprietario dell’auto, altrimenti bisogna individuare la responsabilità.
La giurisprudenza ci indica che ci sono molte variabili: se il tratto su cui era piantato l’albero è di competenza pubblica o privata, se l’evento naturale è stato imprevedibile ed inevitabile, e anche se l’auto era parcheggiata correttamente.
Albero caduto sull’auto, di chi è la responsabilità?
Un utente della strada non assicurato per gli eventi atmosferici rischia di vedersi rifiutate le pratiche di risarcimento dal Comune di competenza del tratto. In merito alla questione, il codice civile è molto chiaro.
La responsabilità per tutti i danni procurati agli automobilisti dal suolo pubblico o da ciò che vi si trova è dell’ente proprietario della strada. Pertanto la responsabilità per ogni ostacolo che possa danneggiare l’automobile o il conducente è del Comune.
Tuttavia, la Pubblica Amministrazione può appellarsi all’anomalia dell’evento se questo risulta “imprevedibile e inevitabile”: per il caso fortuito, non viene addebitata alcuna colpa al Comune e la riparazione dei danni è quindi a carico del proprietario dell’auto.
Se cade un albero pubblico
L’imprevedibilità dell’evento è l’ostacolo maggiore per l’automobilista: anche per questo motivo le giunte comunali ormai indicano molto spesso lo stato di allerta ogni volta che il meteo promette temporali. In questo modo la responsabilità della Pubblica Amministrazione viene sollevata e l’evento climatico diventa inevitabile.
Anche in caso di prove dell’eccezionalità dell’evento, il Comune deve fornire le prove con apposite perizie sul mantenimento dello stato di salute dell’albero in questione. Se viene provato che è stata carente la manutenzione da parte della PA, questo potrebbe costare l’addebito dei danni al Comune proprietario del tratto e dell’albero.
Il cittadino deve stare comunque attento a dove è accaduto il danno: se per l’allerta meteo è stato chiuso un tratto di strada e l’automobilista decide di passarci comunque, molto difficilmente otterrà un risarcimento dal Comune. Allo stesso modo se l’auto è in sosta vietata.
In sintesi, il cittadino ha certezza di vedersi ripagati i danni all’auto solo quando questa transitava o era in sosta regolarmente, e l’albero o il ramo sono caduti durante un evento climatico decisamente ordinario e nelle medie stagionali, da cui è comunque esclusa la tromba d’aria secondo la Cassazione.
Se cade un albero privato
Se il danno è provocato da un albero piantato in un area di proprietà privata, la legge stabilisce che non sia in alcun caso responsabilità della Pubblica Amministrazione neanche se questo ricade sul suolo pubblico.
L’obbligo dell’ente pubblico è limitato alla strada e non ai terreni ad essa confinanti, e allo stesso modo il Codice della Strada anche quando estende i doveri di manutenzione e controllo lo fa relativamente alle piazzole di sosta e non ai terreni confinanti.
Nel caso di alberi privati, l’automobilista può proseguire la richiesta di risarcimento al proprietario responsabile: anche quest’ultimo può appellarsi al caso fortuito dell’evento e deve dimostrare lo stato di salute dell’albero, ma differentemente dalla PA deve dimostrare anche che l’albero sia stato piantato correttamente in base alle norme vigenti, e quindi a una certa distanza dalla strada.
Si consiglia l’assicurazione sugli eventi atmosferici
Questa garanzia accessoria può essere aggiunta alla propria polizza assicurativa e protegge economicamente dai danni conseguenti a calamità naturali o agenti meteorologici.
In Italia sono sempre più frequenti fenomeni meteorologici estremi, pertanto questa assicurazione copre: tempeste, alluvioni, frane, bombe d’acqua, grandinate e nevicate abbondanti, trombe d’aria, valanghe, tutti fenomeni che possono anche provocare la caduta degli alberi.
L’assicurazione non copre gli incendi, dal momento che questi rientrano nella garanzia furto e incendio.
Il costo di questa garanzia aggiuntiva oscilla in base al valore del veicolo, le condizioni meteo medie del luogo di residenza e la probabilità di eventi imprevedibili. Viene anche calcolato l’impiego dell’auto, ad esempio se si va spesso in montagna sulla neve.
Perché l’evento meteorologico rientri tra quelli coperti dall’assicurazione, è necessario il riconoscimento degli eventi da parte di un centro meteo ufficiale tramite un bollettino ad hoc, e che siano rilevati anche da altri automobilisti della stessa zona nello stesso momento.
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