Il futuro Alfa Romeo B-SUV, che forse si chiamerà Brennero, potrebbe utilizzare la piattaforma CMP del gruppo PSA
Dalla fusione tra Fiat Chrysler e PSA potrebbe trarre grande beneficio Alfa Romeo e la produzione del suo B-SUV.
Si dice infatti che la casa automobilistica del Biscione possa utilizzare le sue tecnologie per lanciare nuovi modelli nei prossimi anni arricchendo la sua gamma. Una di queste tecnologie è rappresentata dalla piattaforma CMP. Questa potrebbe essere strategica per alcuni modelli che in futuro troveranno spazio nella gamma dello storico marchio milanese.
Anche lo stesso futuro Alfa Romeo Brennero, il B-SUV destinato ad arrivare nel 2022, potrebbe usare proprio la CMP come sua base.
Piattaforma CMP per il futuro Alfa Romeo SUV?
Ciò ovviamente garantirebbe un enorme risparmio ad Alfa Romeo che, inoltre, potrebbe anche portare sul mercato versioni elettrificate del suo crossover compatto, visto che questa piattaforma ben si presta anche a questo tipo di veicolo.
La Common Modular Platform (CMP) altri non è che un’evoluzione dell’attuale EMP1. Secondo quanto dichiarato dai dirigenti di FCA e PSA, questa piattaforma sarà utilizzata per molte delle future auto di segmento A e B del nascente gruppo.
Ricordiamo che anche le nuove generazioni dell’Opel Corsa e della Peugeot 208 e le rispettivamente varianti a zero emissioni fanno uso di questa piattaforma che nel 2019 è stata al centro delle attenzioni nel settore automotive. Anche la seconda generazione di Peugeot 2008 utilizza questo pianale. Questa vettura, secondo gli esperti, sicuramente in futuro potrebbe venire considerata come un modello molto vicino al futuro SUV compatto di Alfa Romeo.
Trazione anteriore o integrale per il futuro SUV del Biscione
La piattaforma CMP garantisce la trazione anteriore e integrale. Grazie ad essa il futuro Alfa Romeo Brennero potrebbe arrivare sul mercato senza ritardi nel 2022. Maggiori dettagli sull’utilizzo di questo pianale da parte del Biscione potrebbero arrivare già nel corso del prossimo anno.
Ricordiamo infine che anche Fiat e Lancia in futuro potrebbero utilizzare questa piattaforma del gruppo PSA.
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