Alitalia, a breve decisione Antitrust europeo su aiuti di stato

Giovanni De Angelis

3 Febbraio 2020 - 14:26

Alitalia è sotto l’esame dell’Antitrust europeo a causa del primo prestito ponte di 900 milioni ricevuto nel 2017

Alitalia, a breve decisione Antitrust europeo su aiuti di stato

Alitalia è ancora sotto la vigilanza attenta dell’Antitrust europeo il quale, a breve, potrebbe esprimersi su una delle questioni più annose relative al salvataggio della compagnia aerea italiana: il supporto economico provvisto dal Governo in questi anni.

Alitalia, prestito ponte sotto esame Antitrust

In merito ai fondi ricevuti da Alitalia nel 2017 la Commissione Europea ha, fin dai primi momenti, deciso di tenere sotto controllo il vettore attraverso l’autorità preposta: il prestito ponte di 900 milioni di euro fornito dall’Esecutivo italiano rischia infatti di violare quelle che sono le norme comunitarie relative agli aiuti di stato, risultando lesivo per la concorrenza del settore.

L’indagine, come sottolineato dalla vicepresidente esecutiva con delega alla concorrenza Margrethe Vestager, è “in stato molto avanzato” e un giudizio in merito, con eventuali conseguenze, potrebbe arrivare presto. L’Antitrust Europeo è cosciente del fatto che diverse operazioni di vendita di Alitalia siano state rimandate più volte nel tentativo di trovare una quadra sulla possibile cordata di salvataggio, ma ciò non toglie, spiega la vicepresidente, che una decisione in merito alla potenziale violazione deve essere presa.

Il prestito ponte è stato fornito dall’Esecutivo per poter sostenere Alitalia nel periodo di commissariamento, nel tentativo di migliorarne gli standard e la gestione al fine di raggiungere una vendita o un salvataggio equi e coerenti con i bisogni dell’azienda.

Problemi in caso di esito negativo indagine Antitrust

L’indagine in corso presso l’Antitrust europeo non chiama in causa il secondo prestito ponte accordato ad Alitalia attraverso decreto, di ulteriori 400 milioni di euro. Margrethe Vestager non ha confermato né smentito di aver ricevuto l’obbligatoria notifica da parte del Governo relativa allo stesso, ma ha mostrato di essere aggiornata sulle procedure di approvazione e del fatto che il vettore abbia già ottenuto questo ulteriore flusso di liquidità.

Il commissario Vestager, a seconda di quello che sarà l’esito dell’indagine, potrà confermare la validità dei fondi prestati ad Alitalia o richiedere, in caso vi fosse una violazione, che la società restituisca i soldi ricevuti. In caso si avverasse quest’ultima ipotesi si aprirebbe uno scenario davvero critico per Alitalia, i cui conti sono ancora lontani dal poter essere definiti in ordine e i cui fondi non sono sufficienti per poter sostenere una restituzione di tale portata.

In un contesto simile la capacità di riuscire a chiudere in fretta il salvataggio di Alitalia diventa basilare per la sua sopravvivenza, sia che si accetti un accordo di partnership come quello proposto da Lufthansa, sia che si tenti di riproporre la cordata iniziale chiudendo finalmente la creazione della NewCo.

Giuseppe Leogrande, il nuovo commissario unico di Alitalia è volato per questo a Bruxelles: per chiedere più tempo promettendo un piano che possa giustificare la richiesta di una maggiore attesa ed evitare il completo tracollo in caso di giudizio negativo da parte dell’Antitrust.

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