La Commissione Ue ha dato il via libera all’acquisizione di ITA Airways da parte di Lufthansa. Sta per nascere il più grande gruppo aereo d’Europa.
Dopo mesi di tira e molla sembra vedersi la luce in fondo al tunnel per il passaggio di ITA Airways, la compagnia di bandiera italiana ai tedeschi di Lufthansa. Nella giornata di ieri la Commissione Ue ha dato il via libera all’acquisizione senza porre ulteriori condizioni. Le parti potranno ora procedere al closing con previsione inizio 2025 che sancirà il definitivo passaggio della compagnia a Lufthansa. Sta così per nascere il più grande gruppo aereo d’Europa con una flotta di 920 aerei, migliaia di destinazioni e un network mondiale. Una sinergia che potrà portare anche a ridurre i costi. Il valore complessivo dell’operazione di acquisizione è di 829 milioni di euro.
Grande soddisfazione per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha lavorato tanto per il buon esito della trattativa. «Dopo Mps anche per Ita vediamo il traguardo. Siamo soddisfatti per questa nuova tappa, ora dobbiamo fare l’ultimo miglio», le sue parole. Soddisfazione anche dalla Germania dove da Lufthansa dicono: «Accogliamo con favore l’autorizzazione da parte della Commissione Ue, in quanto rappresenta un’importante pietra miliare nel processo di aggregazione verso il successo dell’acquisizione di ITA Airways». Vediamo come ci arriva ITA e quali saranno le prossime tappe.
Passaggio ITA a Lufthansa: cosa cambia
ITA Airways arriva a questo passaggio con i conti in ordine e ottime prospettive di crescita. Questo sopratutto grazie all’ottimo lavoro del presidente Antonino Turicchi.
Il cronoprogramma prevede come prima tappa la convocazione da parte del ministero dell’Economia, oggi azionista unico di ITA, dell’assemblea degli azionisti per consentire a Lufthansa l’aumento di capitale riservato da 325 milioni di euro.
Tale aumento di capitale consentirà ai tedeschi di entrare nella compagnia controllandone il 41% e di aumentare il consiglio d’amministrazione da 3 a 5 membri di cui i 2 aggiuntivi di parte tedesca. Negli accordi è previsto che il dicastero italiano nomini il presidente, mentre Lufthansa sceglierà l’amministratore delegato. Il closing e l’ingresso di Lufthansa nella compagnia dovrebbe avvenire nei primi mesi del 2025. La sinergia tra i due gruppi nel primo anno dovrebbe aggirarsi sul 25-30% con l’introduzione dei codeshare, l’inserimento dell’hub di Roma Fiumicino che si aggiungerà a quelli di Francoforte, Monaco, Zurigo, Vienna e Bruxelles. l’accesso alle lounge di Lufthansa e l’integrazione di «Volare», il programma fedeltà di Ita, in quello del colosso «Miles & More».
Tra il 2025/2026 le previsioni dicono che Lufthansa potrebbe salire dal 41% al 90% delle quote societarie pagando nelle casse del Mef altri 325 milioni di euro. Se i risultati del primo anno saranno incoraggianti, il ministero avrà un bonus da 100 milioni. Nel biennio 2026/2027, la sinergia tra i due gruppi arriverà al 70-80%.
Entro il 2033 Lufthansa potrebbe rilevare anche il restante 10% pagando questa volta 79 milioni di euro. In questo modo la compagnia italiana sarà totalmente tedesca ma non perderà mai la sua brand identity e anzi il brand «Alitalia» verrebbe valorizzato ancora di più. Da un punto di vista dei passeggeri cambierà poco o nulla. Come detto ITA manterrà la sua identità. Entrando però a far parte di un gruppo solido come quello di Lufthansa potranno cambiare strategia di mercato con nuove rotte e nuovi prezzi.
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