Definito l’assetto a tre di Alitalia, resta da scegliere il quarto componente della squadra. Tra i tre pretendenti, c’è probabilmente un favorito.
Mentre incombe la scadenza del 15 luglio, e con appena 435 milioni di euro in cassa, la vicenda Alitalia torna a monopolizzare l’attenzione degli operatori.
Nel corso dell’incontro di ieri, il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha rimarcato come al momento la questione non presenti troppe alternative e che, quella di metà mese, rappresenta la data ultima per la presentazione delle offerte vincolanti per Alitalia.
MF-Milano Finanza ha sintetizzato la posizione del ministro con un laconico “chi c’è c’è” per indicare che, al momento, è possibile ragionare su tre partecipanti “certi”, Fs, Delta e il Mef, e su due “outsider” rappresentati dal gruppo Toto e da Claudio Lotito.
Alitalia: è Toto il favorito?
Tra le new entry troviamo anche l’imprenditore colombiano German Efromovich, proprietario di una quota nella compagnia colombiana Avianca.
Lotito, Toto e appunto Efromovich, riportano fonti del Mise, hanno presentato una manifestazione di interesse ufficiale per investire nella compagnia aerea. Al momento, il favorito sembrerebbe essere Toto.
Atlantia non sarà invece della partita (Atlantia: Di Maio, è decotta, non può entrare in Alitalia). “Non mi risulta l’interesse di Atlantia”, ha detto il ministro. “Se manifestasse interesse sarebbe valutata come tutte le altre«, il problema è rappresentato dal fatto che “la sua manifestazione di interesse non può essere subordinata ad altri dossier».
“Secondo me, è una stupidaggine” tenere fuori Atlantia, ha commentato Fabrizio Palenzona, n.1 di Assaeoporti.
Alitalia: Delta, incremento graduale quota
Ad oggi, la composizione azionaria vede Fs al 35%, il Tesoro in quota 15% e Delta al 10-15% per un investimento complessivo di circa un miliardo di euro.
Il rispetto della scadenza del 15 è strettamente legato all’impegno del vettore statunitense ad incrementare gradualmente la quota in Alitalia.
Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, Delta non sarebbe contraria a questa possibilità, a patto però che l’incremento della partecipazione sia vincolato al raggiungimento di “precisi indicatori finanziari” da parte di Alitalia.
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