Il vero crollo dei mercati finanziari arriverà a giugno. È questa la nuova previsione allarmistica dall’analista statunitense Michael E. Lewitt.
La discesa delle borse, da Wall Street alle Borse europee a Tokyo, sta spaventando gli investitori di tutto il mondo. Gli analisti si affrettano a capire quanto durerà ancora il sell-off sui mercati finanziari e quando arriverà il rimbalzo.
In questo contesto di ansia e paura arriva una nuova previsione dell’analista statunitense Michael E. Lewitt, Global Credit Strategist, secondo cui il vero crollo dei mercati arriverà a giugno 2016.
Per Lewitt il contesto continuerà a peggiorare giorno dopo giorno, ma sarà a giugno 2016 che i mercati genereranno una paura ancor più grande a livello mondiale.
I mercati crolleranno a giugno 2016: le cause
Il crollo del comparto bancario
I maggiori titoli bancari mondiali stanno registrando forti perdite, con azioni che arrivano a registrare un ribasso di oltre il 40% negli ultimi mesi, dagli Stati Uniti alla Germania e all’Italia.
Ciò che tutti questi titoli bancari hanno in comune è la pesante esposizione a livelli alti di debito in crescita dall’inizio della crisi finanziaria. Il mercato sta mostrando di essere molto preoccupato del fatto che gran parte dei “bad loan” (prestiti cattivi) non verranno restituiti alle banche.
Ribassi anche per le azioni top nel comparto tecnologia
Netflix Inc., Amazon.com Inc., LinkedIn Corp., Tesla Motors Inc., stanno perdendo tutte tra il 15% e il 20% dall’inizio del 2016. Solo Alphabet e Facebook stanno performando bene, ma sono entrambi titoli attualmente sopravvalutati e una correzione potrebbe essere dietro l’angolo.
La crisi dei junk bond
Sul mercato dei junk bond si affacciano nuove problematiche. Mentre la Fed ha finalmente aumentato i tassi di interesse di 25 punti base, il mercato ha visto aumentare il costo del capitale per i debitori “junk” di centinaia di punti base. Questo significa che molti di questi debitori non saranno in grado di restituire quanto dovuto quando il credito giungerà a maturazione. Così, molte società andranno in default sul proprio debito.
Il mercato dei junk bond, secondo Lewitt, non toccherà i minimi almeno fino alla fine del 2017. I titolo spazzatura sono gli asset più sensibili al fattore credito e stanno segnalando che l’economia è debole e che stanno arrivando problemi ben più grandi.
Cina: epicentro di instabilità mondiale
La Cina è una bomba ad orologeria, non solo per i 30 mila miliardi di debito. La scorsa settimana Société Générale ha pubblicato un’importante previsione: la Cina terminerà le riserve di moneta estera nei prossimi mesi, e non nei prossimi anni. Questo scatenerebbe una crisi valutaria e una crisi bancaria che si diffonde rapidamente in tutta l’Asia, ampliando l’effetto domino in tutto il mondo. La Cina, secondo Lewitt, è un disastro economico ed ecologico che minaccia l’intera economia globale.
I mercati non hanno fiducia nelle banche centrali
In molti stanno deridendo apertamente la Fed. Anche chi negli anni passati preferiva essere politicamente corretto, si è convinto che parlare della verità è cosa più importante.
L’obiettivo è invitare la Fed ad intervenire per evitare un cataclisma economico.
Ma potrebbe essere troppo tardi. La Federal Reserve potrebbe aver aspettato troppo tempo a rialzare i tassi di interesse. Il presidente della BCE Mario Draghi e il presidente della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ripetono che faranno di tutto per spingere al rialzo l’inflazione contro l’instabilità mondiale.
Ma potrebbe essere troppo tardi anche per loro. Ciò che continuano a fare, secondo Lewitt, è distruggere le proprie valute in un tentativo disperato di evitare una depressione economica inevitabile.
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