Alta tensione USA-Cina e incubo Covid: Pechino sotto pressione

Violetta Silvestri

15/03/2022

Sullo sfondo della guerra ucraina, tornano le tensioni USA-Cina. Washington minaccia Pechino di ritorsioni se aiuterà Mosca, mentre il Dragone lotta di nuova contro il Covid. Sui mercati, è selloff.

Alta tensione USA-Cina e incubo Covid: Pechino sotto pressione

Le azioni di Cina e Hong Kong affrontano una brusca frenata per il secondo giorno, mentre gli investitori sono alle prese con un peggioramento dell’epidemia e valutano le indiscrezioni sulla possibilità che Pechino appoggi Mosca nella guerra ucraina.

Si complica, quindi, il contesto geopolitico già teso.

La mancanza di progressi significativi osservati lunedì nei colloqui Ucraina-Russia ha aggravato il nervosismo nei mercati azionari, mentre ora crescono le preoccupazioni sul potenziale di nuove tensioni tra Cina e Stati Uniti.

Washington ha messo in guardia Pechino dal fornire aiuto militare o finanziario a Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina.

Cosa sta succedendo e perché la Cina è sotto pressione.

Scontro USA-Cina in focus. E Pechino affonda nei mercati

Le azioni cinesi sono rimaste indietro rispetto ai mercati dell’Asia-Pacifico, con il rilascio di dati economici cinesi molto migliori del previsto che offrono poca tregua.

L’ indice Hang Seng di Hong Kong è sceso del 6,35% negli scambi pomeridiani. Ciò è avvenuto dopo che l’indice di riferimento ha chiuso lunedì al minimo da marzo 2016.

I titoli tecnologici cinesi a Hong Kong sono stati volatili negli scambi durante la giornata. L’indice Hang Seng Tech è crollato di oltre il 7% nella mattinata asiatica, quindi è passato brevemente in territorio positivo prima di cancellare quei guadagni, affondando ancora del 7,46%.

Mentre gli investitori continuano a valutare la prospettiva di potenziali delisting dalle borse statunitensi, i titoli tecnologici cinesi a doppia quotazione a Hong Kong si trovavano in territorio profondamente negativo: Alibaba era in calo dell′11,5% mentre JD.com è sceso del 9,94% e NetEase del 7,93%.

Il produttore di veicoli elettrici Nio, sempre a doppia quotazione, è sceso del 10,74% dopo che le sue azioni quotate negli Stati Uniti sono crollate durante la notte a causa dei rinnovati timori di delisting.

A pesare sui mercati, hanno affermato gli investitori, c’è anche il rapporto del Financial Times secondo cui gli Stati Uniti hanno detto agli alleati che la Cina è aperta a fornire assistenza militare alla Russia.

Il grande nemico USA è il dragone e una mossa a sostegno di Putin da parte di Pechino non sarebbe affatto tollerata. Ritorsioni commerciali e non solo tra statunitensi e cinesi sono dietro l’angolo.

Cina travolta di nuovo dal Covid?

Al sentiment negativo generale per i mercati si aggiunge l’aumento del numero di casi di Covid in Cina, che gli investitori temono danneggerà la crescita economica nel primo trimestre.

Hong Hao, capo della ricerca di BOCOM International ha commentato: “la crescita della Cina nel primo trimestre potrebbe essere più vicina allo zero del 5,5%. C’è un effetto a catena. C’è l’Ucraina, il rischio di sanzioni statunitensi alla Cina e l’aumento dei casi cinesi di Covid: tutto questo non sembra buono.”

Non solo, la recente epidemia e le rinnovate restrizioni, in particolare il blocco a Shenzhen, peseranno sui consumi e causeranno interruzioni dell’offerta nel breve termine secondo Tommy Wu, economista capo presso la società di consulenza Oxford Economics.

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