Altra Italia di Silvio Berlusconi: cos’è la federazione centrista che vuole riunire le forze moderate del Paese. Obiettivi politici e orientamenti di Governo.
Il nuovo progetto di Silvio Berlusconi si chiama “Altra Italia”, non è un partito, come l’ex Premier ha tenuto a precisare, ma una federazione di forze di Centro che vuole rappresentare una valida alternativa alla Sinistra italiana. Al suo interno non dovranno esserci né partiti né altri tipi di divisione poiché la forza di Altra Italia sarà appunto la non frammentarietà.
Si tratta di una proposta lungimirante, considerando l’inesorabile discesa di Forza Italia, con la quale l’ex Presidente ha intenzione di accorpare il consenso non solo del Centrodestra ma di tutti i moderati che non si riconoscono nell’attuale Governo e che non vogliono aderire all’estremismo di Salvini e della Meloni.
A pochi mesi dalla proposta, risalente a luglio scorso, iniziano a farsi i primi pronostici sulle possibili alleanze politiche: Altra Italia strizza l’occhiolino a Renzi o a Salvini?
Altra Italia: obiettivi e orientamento politico della federazione lanciata da Berlusconi
Silvio Berlusconi torna alla ribalta lanciando Altra Italia, una federazione di Centro che supera l’idea tradizionale di “partito” e raccoglie tutte le forze moderate, anche senza un’identità di destra.
L’obiettivo di questa iniziativa è creare una valida alternativa di Governo rispetto alla Sinistra, puntando sui valori di affidabilità, esperienza e innovazione che accomunano i moderati. Esclusi dal progetto, quindi, Metteo Salvini e Giorgia Meloni. Ma, si sa, in politica non è mai detta l’ultima parola.
Lo scopo di Berlusconi è quello di recuperare gli elettori più moderati che sono confluiti verso il Partito Democratico, puntando sul superamento della classica divisione tra partiti e sostenendo l’idea più ampia, flessibile e innovativa di “federazione”.
Altra Italia segna la fine di Forza Italia
Il progetto di Berlusconi sembra voler dire che Forza Italia ormai è morta. Lo storico parti di cui era a capo infatti continua inesorabilmente a perdere consensi, e i suoi ex elettori sono ormai confluiti nelle fila della Lega, di Giorgia Meloni e del Pd.
Ultima stangata al partito c’è stata con le dimissioni di un suo storico esponente: Giovanni Toti. La causa della scissione sarebbe l’immobilismo del partito, immobilismo che, secondo il Presidente della Regione Liguria, neanche il nuovo progetto di Berlusconi potrebbe risolvere.
Toti è pronto a rinunciare all’incarico di coordinatore nazionale e a distaccarsi definitivamente dagli Azzurri. Solo il tempo ci dirà se il nuovo “partito” di Berlusconi segnerà la rivoluzione annunciata oppure se il Centrodestra continuerà a perdere consensi, come prospettato dallo stesso Toti.
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