Amazon - Woody Allen, le ragioni del divorzio secondo il gigante tech

Elisabetta Scuncio Carnevale

04/04/2019

Amazon risponde all’azione legale di Woody Allen, la risoluzione del contratto sarebbe giustificata dai commenti inappropriati sul movimento Me Too

Amazon - Woody Allen, le ragioni del divorzio secondo il gigante tech

Si infiamma la battaglia legale tra il gigante di Jeff Bezos, Amazon, e il regista e sceneggiatore Woody Allen.

Il colosso tecnologico statunitense ha replicato all’azione da 68 milioni di dollari, intentata dal cineasta americano per danni derivanti da violazione di contratto.

Amazon - Allen: critiche a Me Too furono sabotaggio

A giustificare la decisione di Amazon di rescindere il contratto di distribuzione per ben quattro film sarebbero stati gli inappropriati commenti, espressi dal regista, su Me Too.

Allen avrebbe, in più occasioni, criticato il movimento, negando le accuse di abusi sessuali lanciate dalla figlia adottiva Dylan Farrow. Per i legali del gigante dello streaming, sarebbe stato proprio l’atteggiamento del regista a portare anticipatamente alla conclusione del contratto. Le sue parole avrebbero contribuito a creare una pubblicità negativa al lancio del suo ultimo film.

“Allen ha fatto una serie di commenti pubblici che suggeriscono che non è riuscito a cogliere la gravità delle questioni o le implicazioni per la propria carriera”,

hanno detto i legali di Amazon durante il processo federale.

Mentre promuoveva il suo film Wonder Wheel, Allen avrebbe espresso vicinanza a Weinstein. Poi si sarebbe lamentato per un

“ambiente da caccia alle streghe, un’atmosfera di Salem, dove ogni ragazzo che strizza l’occhio a una donna improvvisamente deve chiamare un avvocato per difendersi”.

Contro la figlia adottiva, Allen avrebbe poi rincarato la dose, affermando che stava cinicamente usando il movimento Me Too per ottenere un guadagno personale.

Nelle memorie presentate alla Procura di New York, Amazon ha confermato che l’accordo con Allen fu cancellato proprio mentre il regista pubblicizzava l’uscita del film A Rainy Day in New York.

Il gigante di Jeff Bezos si è difeso dicendo di non avere altra scelta che cancellare l’accordo poiché i commenti di Allen avevano generato una pubblicità talmente negativa da sabotare tutti gli sforzi fatti dallo studio per promuovere e distribuire i suoi film.

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