Amazon, colosso dell’eCommerce, prosegue con la sua politica di inglobamento e verticalizzazione dei servizi: l’obiettivo ora è la logistica.
Amazon controllerà anche la logistica, concentrando nelle sue mani tutti i processi della filiera di distribuzione e vendita. Questo quello che riporta un documento interno dell’azienda, svelato da Bloomberg.
Fino a un po’ di tempo fa si diceva che internet avrebbe reso più diretti i rapporti tra chi offre servizi e i suoi consumatori, avviando un processo di disintermediazione che avrebbe reso più equo il mercato.
La politica e la filosofia di Amazon però dimostrano che questo panorama è vero solo in parte, ossia, a un ventaglio di intermediari se ne sostituisce uno solo, molto potente e ricco, che offre tariffe bassissime sbaragliando la concorrenza.
Così il settore dell’eCommerce ha assunto come paradigma Amazon, che si occupa di vendita online, immagazzinaggio, imballaggio e, presto, anche della logistica.
Perché Jeff Bezos vuole accentrare quanti più servizi possibili e come funzioneranno le spedizioni Amazon?
Amazon: il progetto Dragon Boat
Il progetto di Amazon di espandere il proprio raggio d’azione anche alla logistica non è una novità assoluta.
In un primo momento l’azienda aveva parlato semplicemente di un piano per potenziare il servizio di spedizione nei periodi critici, ad esempio natale o san valentino, quando il volume di domanda cresce e non sempre è facile evadere gli ordini per tempo.
Tuttavia il progetto di Amazon sembrerebbe ben più ambizioso, Bezos vuole a tutti gli effetti diventare un competitor di UPS o FedEx.
Il progetto, chiamato Dragon Boat, prevede un sistema di distribuzione globale che permetta di controllare il trasporto dei beni dalle industrie cinesi e indiane fino alla soglia di casa degli acquirenti statunitensi ed europei.
La logistica a portata di app
Le transazioni internazionali legate all’eCommerce sono in rapida crescita e si stima che nel 2020 raggiungeranno un volume d’affari pari a mille miliardi di dollari con circa 900 milioni di consumatori (stando a una ricerca condotta da Alibaba).
Già da quest’anno potrebbe essere lanciata una nuova impresa chiamata “Global Supply Chain by Amazon”: Amazon si insinuerebbe dunque nel mercato della logistica occupando un ruolo di primo piano. Senza il bisogno di possedere flotte di veicoli, Amazon, grazie al suo capitale e il suo ingente volume di prodotti da spedire, si limiterebba ad acquistare spazi su aerei, treni, navi e tir, subaffittandoli ai suoi clienti.
Chi fosse interessato a spedire con Amazon non dovrebbe far altro che scaricare un’app apposita e prenotare il lotto. In questo modo Amazon punta ad aggirare una serie di intermediari, abbassando notevolmente le tariffe e rendendole molto più convenienti soprattutto per le piccole e medie imprese.
Amazon e la concorrenza
La strategia ricorda la stessa usata nel campo del cloud, che infatti è ora il settore che cresce più rapidamente e con i profitti più alti all’interno di Amazon.
Amazon crea alleanze con terze parti, dà vita a reti globali e una volta che l’azienda guadagna abbastanza da poter gestire da sola il servizio si sbarazza dei suoi partner.
L’acquisizione del settore logistico potrebbe portare ad Amazon fino a 400 miliardi di dollari e, inoltre, rafforzerebbe la propria posizione contro il suo competitor cinese Alibaba.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti