Atlantia chiude il gap della tragedia del Ponte Morandi

Fra le poche performance positive oggi in Borsa Italiana emerge quella delle azioni Atlantia.

All’indomani dei conti 2018 (clicca qui per approfondire), le azioni della quotata hanno segnato un nuovo massimo arrivando a chiudere il gap lasciato aperto tra le sedute campali del 14 e del 16 agosto a 22,16 euro, quando cioè si verificò la tragedia del crollo del Ponte Morandi a Genova.

L’analisi tecnica su Atlantia

Atlantia, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Il movimento impulsivo rialzista sul titolo Atlantia si è sviluppato a seguito della rottura del trading range in essere da agosto. Questo movimento è partito ad inizio anno e da allora i prezzi hanno segnato un modello di massimi e minimi crescenti portandosi stabilmente al di sopra della media mobile a 50 giorni.

Un altro segnale di rafforzamento è stato dettato dall’intersezione al rialzo della media mobile semplice a 200 giorni, fatto che non succedeva da maggio 2018. A seguito di questo segnale i prezzi hanno effettuato un pullback con la seduta del 27 febbraio, mentre con la successiva candela si è completato un pattern bullish Engulfing che ha favorito l’ultima gamba rialzista tuttora in atto.

Cosa dicono gli algoritmi?

Osservando le indicazioni di momentum tramite l’RSI settato a 14 periodi si può notare che dall’area di ipercomprato registrata a fine gennaio l’oscillatore ha segnato via via valori decrescenti riportandosi al di sotto della soglia di ipercomprato. Proprio per questa divergenza abbastanza marcata bisognerebbe attendere una rottura dei massimi odierni prima di implementare qualsiasi strategia di acquisto.

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Strategie operative su Atlantia

Elaborazione Ufficio studi di Money.it

Alla luce dell’impostazione tecnica del titolo e della tendenza rialzista in atto dai minimi registrati a dicembre si potrebbero implementare strategie trend-following di matrice long.

In particolare, la rottura degli attuali massimi di seduta a 22,39 euro, fornirebbe un segnale di acquisto con primo obiettivo identificabile a contatto il livello orizzontale a 23,90 euro, lasciato in eredità dai minimi registrati il 5 marzo scorso, testati nuovamente nella seduta del 6 giugno.

Per una gestione efficiente del rischio lo stop loss potrebbe essere posizionato sul minimo della candela doji di ieri a 21,23 euro.

Successivamente, un target più ambizioso potrebbe invece essere identificato in prossimità del livello tondo a 26 euro, dove vi è anche la prossima resistenza statica significativa lasciata in eredità dai massimi segnati il 27 luglio.