Merkel, la stampa si scatena: le migliori copertine internazionali

Claire Giangravè

9 Luglio 2015 - 14:27

Il cancelliere tedesco Angela Merkel è criticato dalla stampa sia in Germania che all’estero. “Le piace il potere”, scrive il Der Spiegel, “ma non sa cosa farne”. Le migliori copertine internazionali.

Merkel, la stampa si scatena: le migliori copertine internazionali

Angela Merkel: la dama di ferro, Das Merkel, la signora “no”, la donna d’Europa e “Mutti” (mammina). Questi sono alcuni esempi dei nomignoli che il primo cancelliere donna tedesco si è aggiudicata durante la sua decade al governo.
Le opinioni sono divergenti riguardo alla leadership della Merkel e i campi di battaglia non sono solamente le aule diplomatiche ma anche le piattaforme mediatiche.

La Merkel è apparsa sulle copertine dei tabloid mondiali negli ultimi anni con la stessa frequenza di “Brangelina”, rapimenti alieni e la progenie della famiglia reale inglese. I ritratti non sono sempre stati positivi, anzi quasi mai.

Nel 2011 il giornale inglese Newsweek ha posto un’immagine del Cancelliere in prima pagina con le parole “Achtung!” (Arrendetevi!).

Anche l’Italia ha provocato disdegno in Germania quando ll Giornale ha definito come “quarto reich” il governo della Merkel.

I greci hanno dimostrato già nel 2012 quanto gli piacesse il cancelliere tedesco.
Sulla copertina del giornale greco Dimokratia, la Merkel era ritratta in uniforme nazista con il titolo “Memorandum macht frei” (“i memorandum rendono liberi”), triste gioco di parole ispirato allo slogan dei campi di concentramento nazisti “il lavoro rende liberi”.

Anche in Germania, dove secondo il sondaggio di Infratest Dimap la Merkel gode di oltre il 70% dei consensi, i giornali sono critici.

Il quotidiano tedesco Bild ha pubblicato martedì un articolo che incita la Merkel a non cedere alle richieste greche post-referendum.
In copertina? Angela Merkel, ritratta con uno sguardo determinato e un elmetto prussiano.
Scritto sotto a grandi lettere: “Oggi ci serve il Cancelliere di Ferro”, facendo riferimento ad un altro cancelliere controverso e intimidatorio della storia tedesca, Otto von Bismarck.

Anche il Der Spiegel, uno dei settimanali più influenti del continente Europeo, ha voluto lanciare una critica alla Merkel. Nel suo ultimo fascicolo il giornale ritrae il Cancelliere tedesco in prima pagina seduta sulle rovine greche con la scritta “Signora delle Macerie”.

L’articolo contenuto all’interno è molto duro nei confronti della Merkel, soprattutto a riguardo alla sua politica nei confronti della Grecia.

“La crisi greca richiedeva leadership e un piano, ma la Merkel non ha voluto offrire nessuna delle due. Anche se le piace il potere, quando arriva il momento di essere duri, non sa cosa farne. E ora si trova di fronte al relitto delle sue politiche Europee”

Questo è solo un esempio dei paragrafi severi rivolti alla Merkel nel settimanale tedesco. La principale accusa è quella di non essere abbastanza decisa né da una parte né dall’altra. La Merkel infatti si è comportata come un funambolo che cerca di equilibrare il bisogno di mantenere la Grecia nell’Eurozona con il timore del default ellenico.

Il Der Spiegel parla di una Merkel europea, che in linea con la tradizione del suo partito Cristiano-Democratico tenta di mantenere l’UE intatta e una Merkel dei numeri, che non è ceca di fronte ai rischi economici che comporterebbe un mancato Grexit.

L’indecisione della Merkel può causare solo danni. Il Cancelliere Tedesco, che ha da poco compiuto 60 anni, dovrebbe cominciare a pensare all’eredità lasciata dal suo governo.

Per ora le scelte sono due: o sceglie di esse ‘mammina’ e riprendere la Grecia nel suo abbraccio Europeo e passare alla storia come europeista fino in fondo; oppure ’uccide il cane e fa guardare alla scimmia’, ovvero stacca la corda alla Grecia sotto gli occhi dei paesi europei.

Merkel: la palla sta a lei.

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