Approvata la legge quadro sull’autismo: le novità in 3 punti. Le critiche di M5S e i commenti di chi ha sostenuto la legge. Un primo passo verso un concreto cambiamento?
Con la nuova legge quadro sull’autismo approvata il 5 agosto dal Senato sono stati individuati 3 punti principali che corrispondono ad altrettante tematiche centrali nel trattamento di questo disturbo dello sviluppo che ha il suo esordio nei primi anni di vita.
Uno dei punti principali della legge è l’introduzione dei trattamenti per l’autismo fra i livelli essenziali di assistenza ma molte sono state le critiche, specie da parte del M5S. Sono le famiglie i soggetti maggiormente coinvolti nella questione dell’autismo ed è questa consapevolezza che ha guidato i politici del Partito Democratico che hanno appoggiato la legge, anche se con esiti ancora da verificare.
La legge quadro sull’autismo in 3 punti
La prima legge nazionale sull’autismo è stata approvata il 5 agosto dalla commissione Igiene e Sanità del Senato a partire da un disegno di legge che può essere riassunto in 3 punti fondamentali:
- i trattamenti per l’autismo sono stati inseriti nei livelli essenziali di assistenza (LEA). Questo significa che il Servizio sanitario nazionale (Ssn) si impegna ad erogare le prestazioni, i servizi e le attività necessarie al trattamento dell’autismo senza distinzione di reddito e in tutto il territorio nazionale. Il Ssn considera quindi tali prestazioni così importanti da non poter essere negate ai cittadini;
- aggiornamento costante (ogni tre anni) delle Linee di indirizzo per prevenzione e cura come enunciato nelle disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie. E’ molto importante che le linee guida, grazie a questa legge, siano applicate non solo ai bambini con autismo ma anche agli adolescenti e agli adulti che presentino lo stesso disturbo;
- sono state emesse disposizioni sulla ricerca nel campo dell’autismo promuovendo non solo l’acquisizione di nuove conoscenze nel campo della biologia e della genetica ma anche in quello sociale e della riabilitazione.
I LEA per l’autismo
Oltre a garantire uniformità di trattamento nelle varie Regioni d’Italia, la legge prevede i seguenti livelli essenziali di assistenza:
- servizi domiciliari e ambulatoriali;
- rilevamento precoce del disturbo autistico;
- riabilitazione nell’ambito di un programma terapeutico personalizzato;
- famiglia coinvolta con un training;
- collaborazione fra Ssn e scuola.
La nuova legge per l’autismo approvata dal Senato è un sostegno concreto?
La più grande critica che è stata mossa alla normativa riguarda il fatto che non siano stati messi a disposizione fondi e che non è dunque chiaro il modo in cui saranno raggiunti gli obiettivi articolati nei 3 punti enunciati in precedenza.
Le critiche di M5S
Manuela Serra e Paola Taverna, senatrici di M5S hanno così espresso il loro dissenso:
“La legge appena approvata dalla Commissione sanità del Senato non è risolutiva per le famiglie con bambini autistici.”
Hanno poi aggiunto:
“Per noi senza un fondo per la cura dei soggetti affetti da autismo non si va da nessuna parte, perchè senza risorse è impossibile non solo fare ricerca, ma anche garantire alle famiglie personale professionalmente preparato e la continuità didattica a scuola.”
Le difficoltà delle famiglie con congiunti che presentano autismo
Il giornalista de La Stampa Gianluca Nicoletti, scrive per esperienza personale:
“non vorrei più vedere famiglie in continua transumanza verso i pochi centri d’eccellenza, per postulare una diagnosi seria, un’indicazione su percorsi abilitativi efficaci, per alleggerirsi un po’ della gestione h24 di un gigante irrequieto che nessuno vuole più prendersi in carico, perché troppo cresciuto per essere ancora chiamato «bambino autistico» e quindi fantasma a tutti gli effetti.”
I commenti sulla legge quadro sull’autismo da parte dei politici del Partito Democratico
Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Sanità del Senato dice:
“Per la prima volta le persone con spettro autistico esistono nelle legge italiana. La politica non può più voltare la testa dall’altra parte.”
Il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo ha definito la legge:
“un primo grande sostegno concreto a migliaia di cittadini e alle loro famiglie.”
De Filippo ha poi aggiunto in una nota che il provvedimento legislativo è stato
“costruito insieme a medici, ricercatori, responsabili delle associazioni che rappresentano le migliaia di persone colpite da questa sindrome.”
© RIPRODUZIONE RISERVATA