Atlantia: due soluzioni per l’uscita da Aspi. La trattativa non è finita

Violetta Silvestri

04/08/2020

Atlantia mantiene l’impegno di separarsi da Aspi, ma avanza nuove soluzioni al Governo. L’ultima nota della holding dei Benetton mette in evidenza nodi ancora da sciogliere sulla scissione.

Atlantia: due soluzioni per l’uscita da Aspi. La trattativa non è finita

Autostrade: Atlantia ha espresso nuovi dubbi su come poter concretizzare l’accordo con il Governo.

Nello specifico, nel mirino c’è l’uscita dal capitale societario di Aspi, come concordato con l’esecutivo, per favorire l’ingresso di Cdp al posto della holding dei Benetton. Al momento, la società detiene l’88% di Autostrade per l’Italia.

La questione non è facile da risolvere e il Cda di Atlantia ha voluto indicare “soluzioni alternative” per giungere al risultato della scissione.

L’obiettivo, come ribadito dalla ministra dei Trasporti De Micheli, è andare avanti spediti con la trattativa con Cassa Depositi e Prestiti, per favorire “l’ingresso di Cdp nella governance di Autostrade e l’uscita di Atlantia che avverrà nei prossimi mesi”

La disponibilità a procedere da parte della società c’è, ma il Consiglio di Amministrazione ha indicato due ipotesi possibili per la separazione da Aspi.

Atlantia: le incertezze della trattativa

Il Cda Atlantia ha chiaramente espresso la persistenza di “significative incertezze principalmente riconducibili ai contenuti, alle modalità e ai tempi di attuazione per addivenire alla conclusione degli accordi”

Nello specifico, la società starebbe trovando difficoltà nel trattare per l’uscita dal capitale Aspi, ora detenuto all’88% per fare spazio a Cdp in Autostrade per l’Italia.

Come si legge nella nota, i nodi restano da sciogliere:

“non solo per concordare la definizione di meccanismi volti alla determinazione di un valore di mercato di Autostrade per l’Italia, ma anche per effetto di richieste avanzate da parte di Cdp su ulteriori impegni al di fuori di quanto rappresentato nella lettera del 14 luglio 2020”

Ci sarebbe un nuovo stallo, quindi, che però Atlantia ha subito voluto allontanare offrendo due ipotesi alternative di soluzione per la separazione da Aspi, in modo “da offrire certezza al mercato, sia in termini di tempi che di trasparenza, nonché della irrinunciabile tutela dei diritti di tutti gli investitori e stakeholders coinvolti”

Due ipotesi per uscire da Aspi

Atlantia ha quindi indicato due ipotesi per concretizzare l’uscita dalla quota Aspi.

La prima consiste nella vendita della quota dell’88% tramite competizione internazionale gestita da advisor indipendenti. A questo processo può partecipare Cdp insieme ad altri Investitori Istituzionali di suo gradimento.

La seconda riguarda la possibilità di una scissione parziale e proporzionale di una quota fino all’88% di Autostrade per l’Italia, attraverso creazione di un veicolo beneficiario da quotare in borsa, dando vita quindi a una public company contendibile.

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